lunedì 31 maggio 2021

La lezione del Sassolungo



 Prima di ripartire dal rifugio Demetz, Luigi ripassò la lezione del Sassolungo, che avrebbe scalato seguendo la via normale. Era scritta su una piccola guida, che rilesse alla luce del primo sole, quindi si alzò e allungò i passi d'esordio. Si andava in discesa, per il vallone Dantersasc verso il rifugio Vicenza, calpestando qualche rimasuglio di neve. Doveva fare attenzione a destra, alla traccia che l'avrebbe condotto verso la meta...

Dal romanzo 'Sassolungo' che verrà presentato sabato 5 giugno, ore 16, Salone Estense (via Sacco, Varese)



Auguri, Enrico


 Felice compleanno al mio amico, collega nonché coetaneo Enrico.

Auguri, Rossella


 

Felice compleanno alla mia amica Rossella, una delle due 'splendide ragazze' di allora.

domenica 30 maggio 2021

Torna Jurenito con 'Squares'


 
                                                                                          ph valentina zanzi


Jurenito, poliedrico e talentuoso cantautore polistrumentista cremasco, torna come ogni anno (da cinque anni a questa parte) con il suo lavoro e il suo nuovo disco. Dopo Forty, 41, Tea for Two e For Free ecco Squares (Quadrati), che si trovano nella bella copertina firmata da Valentina Zanzi, due quadrati, 4 più 4 lati, 44 anni, che è l’età dell’artista. E quattro sono i brani incisi, che sono un riconosciuto omaggio (owed to) a Gabby Pahinui and the hawaian slack-key guitar legacy, John Prine, Ry Cooder, Dennis Wilson, Neil Young, The Pink Floyd, Motorpsycho, Keith Richards e Marty Stuart. Quattro brani nei quali Jurenito (autore di tutte le musiche, mentre le parole in inglese raccolgo anche il contributo di Valentina Zanzi) si diverte a saltellare fra svariate chitarre acustiche, il basso, la Telecaster, chitarre elettriche e lap steel guitar, con Alessandro Caproni al sax, mentre la voce si adatta al variare dei brani. ‘Squares’ è stato registrato e mixtato nell’inverno del 2021 presso Arata Recording House, masterizzato in aprile da Peter Bassi. Lo studio varesino di Guido Zanzi si è aperto per alcune fasi della registrazione. Detto della forma, veniamo alla sostanza. Si comincia con ‘Far from my shore’ (Lontano dalla mia riva), caratterizzato da un continuo arpeggio, sottofondo a volte sin troppo invadente. E’ la descrizione del piacere di una vita ‘semplice’, fatta di musica, del ricordo del mattutino -abbandonato per castità- sapore del tabacco, di un divano che regala sensazioni da sultano…’quindi, per cortesia, tenetevi lontano dalla mia riva’. La musica resta, nel testo, grande protagonista: ‘La musica ascoltata, suonata, collezionata, cercata, buttata, mi ha mantenuto in forma…’  

Il secondo brano è quello che dà il titolo all’album: ‘Squares’ (Quadrati). E qui ci troviamo di fronte al pezzo più impegnativo, dieci minuti di musica con un testo altamente ermetico: ‘Il quadrato è la risposta a queste storie fatte di sole domande. La rivoluzione dei quadrati contro la rivendita delle anime…’ Un lungo, pregevole assolo di chitarra elettrica ci ha riportato i suoni dei Dire Straits, con la golden guitar di Mark Knopfler, ma anche tracce di Neil Young. Cambio di suggestioni della terza traccia, ’44 Mornings’ (44 Mattine). E qui anche la voce di Jurenito cambia, diventa roca forse per modellarsi al Kris Kristofferson di ‘Here comes that rainbow again’. Nel testo nostalgici ricordi di un bacio e, nel dialogo con la morte, l’ammissione di un cuore abbandonato: ‘…ricordo del suo bacio…la mia mente piangeva, non riuscivo a focalizzare quell’immagine…Oh, Signora morte, portati via la mia testa ma lascia qui questo cuore abbandonato…’

Si corre veloci verso la fine, con la quarta traccia, ‘Overlaid’ (Stratificato), a mio avviso quella con il testo più riuscito e la musica che meglio corrisponde alle parole. Una storia d’amore, un incontro, il bisogno di non essere divisi, l’amore che stratifica: ‘Siamo entrati qui divisi, con le vene pulsantiNon riusciamo ad immaginarci divisi e mi fai sentire come stratificato…Lasciaci solo un briciolo di estate da farci abbracciare, quattro muri bianchi, finestre ombreggianti e tutto il resto è cancellato…’ Si passa dal country alla musica hawaiana (nuovo amore di Jurenito), domina la lap steel guitar.

Di disco in disco, Jurenito dimostra la sua ampia cultura musicale, il suo bisogno di rinnovarsi, di sperimentare. ‘Squares’ è un lavoro convincente, che può essere ascoltato gratuitamente in streaming. Chi invece vuole ascoltarlo offline, metterlo su cd, lettore MP3 o chiavetta, avere il booklet con testi e foto originali dovrà pagare 8 euro (https://jurenito.bandcamp.com/album/squares)

 

Intraprendente ma non esaltato



 Battista Frigerio era un uomo solido, orgoglioso della sua famiglia, sereno. Ora che gli era nato un maschio non nascondeva la sua soddisfazione. Alto, chiaro di capelli e di baffi, di carnagione e di occhi, era un tipo intraprendente ma non esaltato. Sapeva rischiare con giudizio. Così -concorde la moglie- rischiò di mettersi in proprio, aprendo bottega in via San Martino, non lontano dalla sua abitazione. Bottega di bagàtt. Ida cuciva le tomaie con la Singer, lui faceva tutto il resto, riparava e fabbricava scarpe di buona fattura. In più suonava il trombone nella banda cittadina: esibizioni ai Giardini Estensi, al Politeama Ranchet, al Teatro Sociale, per feste e sagre...


Dal romanzo 'Sassolungo', che verrà presentato sabato 5 giugno, ore 16, Salone Estense (via Sacco, Varese)

La poesia è questione di cuore


 


Continuano gli eventi organizzati dagli Amici di Piero Chiara, in collaborazione con il Comune di Varese, che ha messo a disposizione il salone nobile della città, il Salone Estense del Palazzo Municipale. E' stato presentato il libro 'La poesia è questione di cuore', edito da NEM, la Nuova Editrice Magenta di Dino Azzalin, che non trascura certo la poesia. Il volume contiene le traduzioni d 3 sonetti e di 9 elegie di Miguel Hernàndez (1910-1942), poeta dell'avanguardia spagnola che suscitò il vivo interesse di Piero Chiara: studiò la sua poetica e tradusse alcuni suoi lavori. Il libro è arricchito dalla prefazione di Federico Roncoroni.
Erano presenti l'editore Dino Azzalin, la curatrice dell'opera Francesca Boldrini Cattaneo, il poeta Mario Santagostini e, per il Premio Chiara, Bambi Lazzati. 

Auguri a Roberta e Giovanni


 Felice anniversario di nozze agli amici Roberta e Giovanni detto Gianni. Questo scatto è dell'estate 2010, eravamo tutti più giovani, non mascherati...più liberi.

sabato 29 maggio 2021

Storia di Carla


 



Onore al merito agli Amici di Piero Chiara per aver organizzato questo incontro con Carla Fracci, un evento in programma lo scorso anno, rinviato causa Covid, una testimonianza che si sarebbe svolta comunque da remoto ma che -con la morte della ballerina- è capitato proprio nel giorno dei suoi funerali in San Marco, a Milano.
In Sala Napoleonica alle Ville Ponti di Biumo Superiore erano presenti il sindaco di Varese, Davide Galimberti, la sua vice Ivana Perusin, Bambi Lazzati per gli Amici di Piero Chiara e l'attore e regista Andrea Chiodi. Ed è stato proprio Chiodi, animatore fra l'altro della bella rassegna estiva Tra Sacro e Sacro Monte, a tenere i fili di un tardo pomeriggio che ha visto l'alternarsi di interviste, immagini, testimonianze preziose per conoscere ed apprezzare il valore di Carla, artista fra le più influenti del mondo della danza, donna di talento, determinazione e carisma. E' stata anche l'occasione per presentare il libro, edito da Mondadori, che Carla Fracci ha scritto con Enrico Rotelli, 'Passo dopo passo'.  

Davide Galimberti: "Alla fine si decide."


                                                                                                   ph carlozanzi


Da anni non seguo più come giornalista la politica e la vita amministrativa di Varese, quindi niente interviste ai sindaci. Ricordo i molti dialoghi con il borgomastro intellettuale Raimondo Fassa negli anni Novanta, e così con Aldo Fumagalli, del quale ho presente un incontro nel suo ufficio, vista giardini Estensi. Mi colpì perché indossava un dolcevita nero (di solito era in giacca e cravatta), fuori pioveva, era depresso e mi domandavo: 'Come fa ad essere triste, con una vista così?' Niente interviste con Attilio Fontana e con l'attuale 'capo' di Varese, Davide Galimberti. Oggi ci siamo visti in occasione dell'incontro su Carla Fracci, organizzato dagli Amici di Piero Chiara. Non gli ho fatto un'intervista, non ho i titoli né un giornale che mi autorizza né la mano allenata. Solo un paio di domande, così, da cittadino a Primo cittadino. Così ho saputo che a metà luglio dovremmo avere la data definitiva del voto amministrativo, che dovrebbe essere a metà ottobre. Poi gli ho chiesto di sintetizzarmi questa sua esperienza ormai al capolinea, a meno di una (probabile?) rielezione, più facile se non si candiderà Roberto Maroni con il centrodestra.

"E' stato un mandato molto impegnativo, certamente caratterizzato dalla pandemia, che ha monopolizzato il nostro lavoro. Chi avrebbe immaginato che mi sarei dovuto occupare di sanità pubblica? Nonostante ciò tutti i progetti che avevamo messo in cantiere stanno andando avanti. E abbiamo fatto tutto il necessario per reperire le risorse."

Soprattutto le opposizioni si lamentano per la sua fama di accentratore, poco incline  a delegare e a dialogare, più propenso a sommare incarichi. Che dire?

"Dico che non è vero, anzi, cerco di favorire il dialogo ma, dopo il tempo del dialogo c'è quello della decisione e le decisioni vanno prese, e qualcuno deve prenderle. C'è chi vorrebbe dialogare all'infinito per non decidere mai."

Andrea Chiodi, animatore dell'incontro dedicato alla grande ballerina milanese, sale sul palco. L'intervista è già finita. Il sindaco mi dà una tiratina d'orecchie, facendomi capire che potrei maggiormente impegnarmi per la mia città. Rispondo che amo Varese e nel mio piccolo cerco di dare il mio contributo: ognuno ha i suoi carismi e le sue propensioni. 

Ci salutiamo con una battuta: "Signor sindaco, come potrei non approvare il suo operato, visto che hanno appena asfaltato il marciapiede davanti all'abitazione dove andrò ad abitare?"

Sorride il borgomastro, poi lo chiamano a salutare il pubblico.    

La funivia dei cattolici


 Uno delle tre persone indagate per il dramma della funivia del Mottarone è cattolico, ed è stato lui a confessare, facilitando la ricostruzione dell'accaduto. Secondo un parere diffuso (e in alcuni commenti che ho letto) chi è cattolico e lo ammette pubblicamente è come avesse maggiori responsabilità, perché 'si vanta' di un dono che altri non hanno e quindi deve dimostrare coi fatti la validità di quel dono. E se sbaglia, se pecca ha meno attenuanti, come è più deplorevole un ricco che ruba, rispetto ad un povero che ruba per fame.  

Nel Vangelo si legge che è il malato che ha bisogno del medico, non il sano. Probabilmente un cattolico, un cristiano, un uomo di fede ha maggiore consapevolezza del proprio limite, della propria malattia rispetto a chi si giudica sano, e quindi va alla ricerca del medico. Credere in Dio non dà alcuna garanzia di non peccare, ma tiene viva la speranza di un Perdono umanamente impossibile e di una Vita migliore di quella che ci tocca, fatta di funi che si spezzano (per colpa degli uomini), di imprevisti drammatici che non hanno alcuna responsabilità umana e di dolori tanto insanabili e atroci che paiono contemplare solo l'abbandono volontario di questo mondo. 

venerdì 28 maggio 2021

I colori sulla pietra


                                                                                             ph carlozanzi


La sera, dopo cena, Luigi era davvero sfinito e sperava di andarsene a dormire al più presto, Marco invece desiderava parlare con lui. Si misero comodi in una saletta con divani bassi. Gli altri ospiti per lo più parlavano in tedesco.

"Andiamo fuori, è meglio" disse Luigi.

"Come vuoi."

Si sedettero su due sedie di plastica bianca, le posizionarono in modo da poter leggere i colori del tramonto sulla pietra del Sassolungo. Il giallo intenso a poco a poco si scuriva, diventava un giallo ramato, che metteva in risalto le rughe della pietra. Lo stesso colore, insieme al bianco, era quello di una lunga nuvola sfrangiata, che partiva dalla cima come un pennacchio di fumo e si scioglieva nell'azzurro intenso...


Dal romanzo 'Sassolungo', che verrà presentato sabato 5 giugno, ore 16, Salone Estense (via Sacco, Varese).

77 euro all'ora


 

77 euro all'ora non è male come stipendio, quindi conviene fare il tampone molecolare gratis con l'impegnativa del medico di base.  Perché un tampone molecolare in regima privatistico costa mediamente 77 euro. Certo, hai l'esito in 24 ore e qui in 48, e questo è importante, ma in ogni caso....Non tornavo alle Fontanelle (ortomercato, risparmio assicurato) dal 2007. Allora era il quartier generale di Luigi Orrigoni, Mister Tigros, una spianata di viveri e di merci e quell'ufficio, che visitai più volte per chiedere a Luigi sostegno morale ed economico ad alcune mie fatiche letterarie. Oggi tutto è cambiato, le Fontanelle di Malnate sono il Centro per i tamponi molecolari. Stamani mi è toccato farvi visita. Un'ora di coda, sotto il sole, prima del lungo cottonfioc nella narice destra. Un'ora che vale 77 euro. Non oso lamentarmi, anche se sono convinto che molti utenti non rispettino l'orario di chiamata, presentandosi prima al motto 'Chi prima arriva meglio s'accomoda', ma questa è una mia illazione. Ringrazio piuttosto i molti volontari presenti, che si fanno un mazzo tanto. L'infermiere che mi ha tamponato era anche simpatico e faceva battute, che ho accolto con un sorriso fiacco, vista l'ora di attesa. 

giovedì 27 maggio 2021

Come grandi lanterne

 



Si fermò. Cercò di ripassare la sua vita e la sua scelta. Accese una sigaretta, aveva ripreso a fumare, mandò in gola le prime boccate e tossì, ma non ci fu eco. Iniziò il cammino a passo lento, quasi timoroso di fare del male ai sassi e alle chiazze di muschio, ai cardi e ai fiori di montagna. Passò sotto la cabinovia del Demetz, con i suoi vagoncini bianchi appesi nell'aria come grandi lanterne spente dopo la festa notturna...

Dal romanzo 'Sassolungo' di Carlo Zanzi, che verrà presentato sabato 5 giugno, ore 16, Salone Estense (via Sacco, Varese)

I passi in punta di Carla

 Carla Fracci è morta oggi, giovedì 27 maggio 2021. La grande ballerina sarà ricordata a Varese, grazie agli Amici di Piero Chiara, sabato 29 maggio, ore 16.40, presso la Sala Napoleonica alle Ville Ponti di Biumo Superiore. Ingresso libero con prenotazione su www.premiochiara.it/prenota. Sarà possibile prenotarsi anche in Sala.

Carla Fracci sarà ricordata dal regista e attore Andrea Chiodi e dal biografo della Fracci, Enrico Rotelli, che presenterà il libro 'Passo dopo passo' (Mondadori).

Verranno proposti video e un'anteprima della fiction 'Carla' in onda in autunno su RaiUno.


mercoledì 26 maggio 2021

Il 26 maggio va bene, ma dopo qualche giorno....




                                                                                              ph carlozanzi


Bella cerimonia ieri sera in piazza del Podestà a Varese, per ricordare il glorioso 26 maggio 1859, la battaglia di Biumo, Ernesto Cairoli, i Cacciatori delle Alpi con Garibaldi eccetera. Certo, non è facile coinvolgere la cittadinanza nella memoria del passato, il Covid non aiuta, comunque il grande cerimoniere risorgimentale Luigi Barion si è dato da fare e le presenze non mancavano: i bersaglieri, gli alpini, i marinai, gli avieri, i mazziniani (Roberto Gervasini imbandierato), i canterini bosini, i soldati nelle divise della Seconda Guerra di Indipendenza, oltre naturalmente al sindaco e alla sua vice e altri ancora, più qualche varesino d'antan Di passaggio anche l'ex vicesindaco Daniele Zanzi e il fotografo Carlo Meazza, in bici.

Tutti i varesini dovrebbero avere in casa il bel volume, edito da Macchione e scritto da Luigi Ambrosoli, 'Varese, storia millenaria'. Io, che storico non sono, proprio il 26 maggio in genere vado a rileggermi la vicenda di quelle giornate, fine maggio e primo giugno 1859: Garibaldi e i suoi respingono l'austriaco Urban, che però torna dopo qualche giorno a chiedere il conto, Garibaldi e i Mille, dopo aver mal figurato nella battaglia al forte di Laveno, si piazzano a Sant'Ambrogio Olona, curano la situazione e infine decidono che Urban è troppo forte e scelgono altre vie e altre battaglie. Varese è costretta ad obbedire alle richieste dell'austriaco, sotto la minaccia di cannonate, ma per fortuna il primo di giugno Urban è chiamato a lasciare Varese perché ci sono altri fronti e l'ingente somma di danaro richiesta non verrà mai consegnata. Ho semplificato, bisogna leggere le pagine di Ambrosoli, però più o meno è andata così. Varese resta comunque la prima città della Lombardia a liberarsi dagli austriaci, e la Caserma Garibaldi (oggi in fase di ristrutturazione, diventerà importante polo culturale) la prima caserma dell'Italia unita.   
 

Auguri, Patrizia


 Felice compleanno alla mia amica Patrizia. Un abbraccio.

Auguri, papà Mario


 

Felice compleanno a mio papà Mario, il decano. Sono 95. La foto è di qualche annetto fa, ma poiché tutti dicono che il 'vecchietto' dimostra qualche anno in meno, ci sta bene. 

Cinghiali in costume


 Sappiate che non è più possibile -ora che inizia la stagione natatoria- farsi una bella nuotata, tranquilli, nelle azzurre acque del lago di Monate. Stamani è stato avvistato un cinghiale (foto da Varesenoi) che nuotava...a caccia di pesci? I cinghiali varesini sono come gli orsi che azzannano i salmoni in risalita sui fiumi canadesi? 

Da anni non nuoto più nel lago di Monate, per varie ragioni: oggi ne ho una in più! 

domenica 23 maggio 2021

Davide e Roberto


 
                                                                                                 ph carlozanzi


Davide Galimberti, borgomastro di Varese (foto sopra) e Roberto Maroni, già ministro e governatore della Lombardia, candidato sindaco di Varese alle prossime amministrative d'autunno: li ho incontrati stamani ai Giardini Estensi. Davide sarà riconfermato dal centrosinistra, o Roberto avrà la meglio per il centrodestra? Sarà una bella lotta.   

Le ex


 Come i professori sanno bene, incontrare gli ex alunni, constatare che si stanno realizzando, che hanno un lavoro, una famiglia...è motivo di gioia. Stamani, alla presentazione del libro di Spartà-Alessandrini, ecco due mie ex alunne Vidoletti oggi giornaliste, Valentina Fumagalli e Adriana Morlacchi. Brave! 

La luna sulle ali


 





Come tradizione vuole, la presentazione di un libro del giornalista Gianni Spartà riunisce molti varesini, soprattutto i pezzi grossi della politica e della vita amministrativa, ma più in generale tutti coloro che amano Varese, la sua storia, i suoi protagonisti. E il protagonista di questa domenica mattina 23 maggio, tornato in vita all'ombra della tensostruttura dei Giardini Estensi, è Giuseppe Zamberletti, sacromontino ministro della Protezione Civile, uomo delle istituzioni, politico democristiano. 'La luna sulle ali' è il titolo del nuovo tomo dell'enciclopedia che Spartà va completando, questa volta in compagnia di Lorenzo Alessandrini. E naturalmente non poteva mancare, come sua abitudine appartato, l'editore Pietro Macchione, che ha creduto a questa nuova avventura. Sul palco, intervistati da uno dei giornalisti varesini che più ha fatto carriera, Roberto Pacchetti di RaiTre, il sindaco Davide Galimberti e i due autori. Assente giustificato il ministro Giancarlo Giorgetti. Testimonial d'eccezione del volume (vedi foto) l'alpino Mariano Lazzati.
Inutile sottolineare che sono venti euro ben spesi, perché il libro è scritto come si deve, completo, ricco di aneddoti e di dietro le quinte.   
Per ulteriori notizie: www.macchionepietroeditore.it

Auguri, Marta


 Felice compleanno a mia nipote Marta che, come me, sa dove andare a trascorrere le vacanze in montagna.  

mercoledì 19 maggio 2021

Auguri, Paolo


 Felice compleanno a mio fratello Paolo, il piccolo di famiglia. Qui siamo nel Natale 1964. Avrei voluto mettere una foto di due anni dopo, più o meno, 1966, quando entrammo dal ciclista Cervini con 5 bici vecchie e -grazie alle 100.000 lire dell'eredità della zia Carlotta- uscimmo con 5 bici nuove. Paolo stava sul seggiolino di mio papà. Purtroppo non ho foto di quell'evento e nemmeno una foto di quando andavamo in giro per Varese e provincia con 5 bici (avanti papà Mario con Paolo, poi mamma Ines, Marco, io e Guido che chiudeva la fila). Poi arrivò la Seicento e addio uscite di famiglia in bicicletta.

Cinghiali al Campo dei Fiori


 Stamani, in bici al Campo dei Fiori, verso le 9 transitavo a 200 metri dal tornante dell'Albergo, cioè a poco più di un chilometro dalla cima del cannoncino. Di solito in quel punto, dopo il cippo che ricorda Schiavina, faccio attenzione al bosco perché anni fa vidi alcuni caprioli. Guardando verso valle, alla mia destra, ho notato a pochi metri dal ciglio della via alcune macchie scure. Si trattava di tre cinghiali che grufolavano alla ricerca di cibo nel sottobosco. Sentito il fruscio della bici, i tre sono scappati verso valle, dialogando nel loro caratteristico grugnito. Ammetto che avrei preferito incontrare caprioli.

martedì 18 maggio 2021

Quell'estate, al Col Reiser


 Estate 1972, Col Reiser, un gruppo di amici in vacanza sulle dolomiti...una comunità...anni Settanta, anni decisivi per la nostra vita...si scavano le fondamenta, perché la casa non venga giù al primo temporale...poi tutto passa così in fretta e 50 anni dopo Giorgio, Elena... 

Ciao, Elena


 Ciao, Elena.

Per l'ascesa al Sassolungo bisogna iscriversi


 https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sassolungo-di-carlo-zanzi-155764051471


La pandemia rende obbligatoria l'iscrizione per partecipare alla presentazione del mio romanzo 'Sassolungo' in Salone Estense (via Sacco, Varese) sabato 5 giugno, ore 16.

Utilizzare il link sotto la foto.

E' una 'fatica' in più, ma ogni ascesa in montagna è faticosa.


domenica 16 maggio 2021

Auguri, Marco, il ragazzo del Gavia


 Felice compleanno al mio amico ed ex alunno Marco, detto il ragazzo del Gavia perché (era il 6 luglio del 1996) a soli 14 anni salì in bici con me e suo padre al passo Gavia da Ponte di Legno, una salita davvero tosta.   

sabato 15 maggio 2021

La Madonna del Campo dei Fiori


 

Come mia abitudine, stamani stavo scendendo in bici dal Campo dei Fiori quando ho visto una scala appoggiata alla colonna che, da anni, è priva della Madonna del Campo dei Fiori, opera che lo scultore Luigi Tardonato realizzò più di 40 anni fa, su richiesta di Salvatore Furia. Sulla scala un uomo, quindi ho chiesto subito se ci fossero novità rispetto alla Madonnina. "A breve sarà qua in cima" ha detto l'uomo. Bene..ma ci sarà da crederci? Anni fa uscirono articoli che assicuravano l'imminente ritorno della statua, restaurata ad opera di Sara Tardonato (nipote di Luigi) grazie ai soldi del Comune di Luvinate. Altri anni sono corsi in avanti ma della Madonna nemmeno l'ombra. Sarà la volta buona? 

Auguri, Andrea


 

Felice compleanno al mio amico Andrea Fazioli, scrittore elvetico fra i più accreditati, figlio d'arte, molto legato alla nostra città, soprattutto al Premio Chiara. Eccoci insieme (lui è al centro della foto), con Michele Mancino e Bambi Lazzati, nella giuria del Premio Chiara per inediti, qualche anno fa. Abbiamo almeno due passioni comuni, la scrittura e la bici. 

La Styrax di Daniele


 
                                                     ph carlozanzi

Oggi, sabato 15 maggio, Varese ricorda un personaggio che molto ha dato alla città: Salvatore Furia. E lo fa con il Premio Ecologia 2020 Città di Varese-Salvatore Furia, che verrà assegnato stasera (ore 18, Salone Estense) al poeta Franco Arminio.
Stamani, alle 11, il primo gesto significativo, la messa a dimora di un albero, ai Giardini Estensi. Inutile dire che stamani l'interesse era doppio: il premio, sì, ma anche la presenza di chi il Premio ha seguito, fortemente voluto e animato in questi ultimi anni, il vicesindaco Daniele Zanzi. Zanzi che proprio ieri ha ricevuto il 'licenziamento' da parte del sindaco Davide Galimberti, a motivo (si legge nella nota ufficiale) del suo atteggiamento spesso di contrapposizione rispetto alle scelte dell'Amministrazione. 
Non entro nel merito, non seguo da vicino il Consiglio comunale e la vita di Varese: ne so per quanto raccontano i media che leggo. Troppo poco. Segnalo solo che Daniele Zanzi stamani c'era, visibilmente contrariato per quanto accaduto, ed ha preso la parola, sottolineando fra l'altro la lealtà di Salvatore Furia, un uomo capace di scelte non di parte ma per la collettività, un uomo che per le sue idee a volte controcorrente non solo non è stato emarginato, ma è stato lodato e oggi ricordato. Zanzi ha poi parlato della pianta messa a dimora, da lui scelta e donata alla città, una Styrax Japonicus s. & z. nota per la sua meravigliosa fioritura. 
Per quel poco che posso dire e sapere, Daniele Zanzi è persona generosa, capace di spendersi per la collettività e di rimetterci di tasca propria, in tempo e danaro. Certo, ha le sue idee e le difende, questo sin dagli anni del Liceo Classico 'Cairoli', quando interveniva in assemblea e 'accettava' le contestazioni. Il 'dialogo' amministrativo fra il sindaco Galimberti e il suo vice Zanzi non è mai stato idilliaco, è stato l'incontro di due personalità diremmo poco politiche, quasi mai disposte al compromesso. Ma ripeto: ho pochi elementi per dare maggior validità ad una mia impressione. Ringrazio Zanzi per quanto fatto, e sono certo che continuerà il suo amore per la Città Giardino, che lui preferisce definire La Città in un Giardino.  

giovedì 13 maggio 2021

Filippo e Marcell


 


Certo che con Filippo e Marcell la velocità italiana se la cava bene. Purtroppo Filippo Tortu (23 anni) ha qualche acciacco di troppo e dopo il favoloso 9.99 (primo italiano sotto i 10" nei 100) ora zoppica un po', mentre Marcell Jacobs (27 anni) va come il vento e ieri è diventato lui l'uomo più veloce d'Italia...di sempre...persino più lesto di Pietruzzo Mennea, naturalmente sui 100 metri. 

Il papà è un marines Usa, la mamma è di Desenzano del Garda, lui ha la dinamite nelle gambe e alle Olimpiadi potrebbe approdare in finale..e persino più su. 

Joe, Mikel e tanto dolore


 Ero stato facile profeta, ma certamente non me ne rallegro. Nel precedente post dedicato al Giro d'Italia, sottolineavo la mia incoerenza: critico questo sport agonistico troppo pericoloso eppure lo seguo. Ieri, puntualmente, ecco una caduta grave (perché altre ce n'erano state, ma di minor entità). A meno di 5 km dal traguardo di Cattolica c'è uno spartitraffico e un addetto alla sicurezza che sventola la bandiera rossa, davanti al pericolo. Arriva il gruppone, a 60 all'ora se non di più. Joe Dombrowski, vincitore di una tappa, incredibilmente tocca l'addetto che cade e cade Joe e ne cadono altri due, e uno dei due è lo spagnolo Mikel Landa, tra i favoriti. Landa non si rialza, viene l'ambulanza. Morale: Joe, commozione cerebrale, si ritira; Mikel, frattura clavicola più costole, si ritira. Avendo da poco fratturato la clavicola, so bene cosa vuol dire. In più lui ha le costole rotte, è caduto a 60 all'ora!

E ora non so se continuare a guardare il Giro. 

Fora di bàll!!!


 Ho imparato il dialetto bosino perché i miei genitori, fra di loro, parlavano in dialetto. A noi figli si rivolgevano in italiano, ma qualche volta alcune espressioni dirette ai figli erano in dialetto. Stamani me ne sono venute in mente un paio, una di mio padre e una di mia madre. 

Mia madre era solita ripetere, quando riuscivamo ad ottenere dopo insistenza qualcosa che ci interessava: "Te sètt andà in pè di tò disègn!"

Mio padre, rivolto soprattutto a mio fratello Guido, che era il maggiore e che aveva un carattere pronto alla risposta (quindi abile nell'attizzare la rabbia del genitore): "Quand l'è che te vètt fora di bàll!" alludendo all'agognata dipartita del figlio dalla casa paterna.

in foto: i miei genitori alla fine degli anni Sessanta, al porto di Piombino, in attesa del traghetto per l'isola d'Elba.