Amo parlare della morte non perché ami la morte...tutt'altro....la odio...a meno che non arrivi per liberarti dal soffrire...e spesso è così...amo parlarne perché spero di riuscire a succhiare tutto il 'buono' che, dalla prospettiva della morte, si può ricavare. E cioè uno smodato amore per la vita, anche se a volte si è tentati (e lo si fa) di godersi la vita perché lo si ritiene non solo lecito ma doveroso e giusto, una sorta di compenso per la tragedia della fine.
Parlare della morte significa prendere in considerazione Dio, che è (ipotesi o verità?) una via consolatoria, a volte essenziale, unica, indispensabile per molti. Ad esempio per me.
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