sabato 27 agosto 2022

L' Atala di papà Mario


Mio papà Mario non è mai stato un ciclista appassionato come me, ma ha utilizzato la bici  da giovane soprattutto per lavoro. La sua prima bici fu un Bianchi non da corsa, la classica Bianchi nera superpesante, che pagò 7500 lire. A metà anni Sessanta, prima che in casa nostra arrivasse la prima auto, una Fiat 750 usata, comprò una Gloria, che usai molto anch'io. Poi basta bici sin dopo la pensione. 

La sua ultima bici è stata una Atala rossa, presumibilmente dei primi anni Ottanta. Non dimentichiamo che l'Atala è stata la bici di Luigi Ganna, in sella alla quale vinse la prima edizione del Giro d'Italia, nel 1909.

Mio padre Mario è andato in bici sino a 93 anni, un record che vorrei emulare. Ora la sua Atala è da me e mi pare giusto: dei miei fratelli sono certamente quello che ha percorso più km in bicicletta, non so quantificarli ma migliaia e migliaia. Ieri l'ho utilizzata per andare alla Esselunga. Ha quattro rapporti, il più leggero dei quali è comunque molto duro. Le componenti di metallo sottile (carter, parafanghi...) un po' ballano e cantano una melodia che non può non essere triste, visto che sull'Atala ci pedalo io ma non può più farlo mio papà. 
 

2 commenti:

  1. Per questo motivo parlerei di testimonianza più che di cimelio. Una cosa sempre viva

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