Domenica
13 ottobre 2019, in Galleria Ghiggini a Varese, si è svolta la premiazione della
nona edizione del Premio Riccardo Prina. Presente, per il Comune di Varese, il
sindaco Davide Galimberti. Il Premio, ideato dagli Amici di Piero Chiara e da
Mauro Gervasini, è diretto da Bambi Lazzati con la collaborazione della
famiglia Prina e dell’Associazione Amici di Riccardo Prina. Ha il sostegno del
Consiglio della Regione Lombardia, del Comune di Varese, della Repubblica e
Canton Ticino e di altri enti pubblici e privati. Ha lo scopo di ricordare la
vitale curiosità e la rigorosa professionalità dimostrata dal giornalista e
critico d’arte e della fotografia Riccardo Prina (1969-2010). Manifestazione
dedicata alla fotografia, è inserita nel ‘Premio Chiara-Festival del Racconto’.
Il Premio è riservato a fotografi professionisti e non, dai 18 ai 40 anni,
chiamati a realizzare ‘un racconto fotografico’; i partecipanti dovevano
produrre una sequenza fotografica che avesse in sé un’idea di narrazione Questo
in ricordo anche della sapiente attenzione alla fotografia dello stesso Piero
Chiara, sfociata in preziosi contributi letterari e critici a vari volumi
fotografici.
La
Giuria del Premio Riccardo Prina 2019 era composta da Mauro Gervasini
(presidente), Matteo Balduzzi, Marina Ballo Charmet, Rudi Bianchi, Riccardo Blumer,
Edoardo Bonaspetti, Francesca Damiani Prina, Carla De Albertis, Marco Introini,
Bambi Lazzati, Denise Sardo, Elisabetta Sgarbi ed Emma Zanella. La Giuria ha
selezionato 14 finalisti fra le 75 opere pervenute. Ecco i nomi: Daniele Barone,
Francesco Bianchini, Alessandra Carosi, Maria Cristina De Paola, Massimiliano
Gatti, Ilaria Lagioia, Margherita Mercatali, Giorgio Nuzzo, Luana Rigolli,
Mauro Serra, Federica Tiziani e Nicholas Viviani.
Le
opere finaliste sono state esposte in Triennale a Milano il 5 e 6 ottobre 2019
e in Galleria Ghiggini a Varese, da domenica 13 ottobre a domenica 27 ottobre.
Ha
vinto l’opera ‘Finis terrae’ di Maria Cristina De Paola di Uggiano La Chiesa
(LE) ‘Per aver saputo coniugare la memoria intima e quella dei luoghi
attraverso una composizione capace di restituire il senso materico di una
appartenenza personale e di una visione universale.’ L’opera ha un
riconoscimento di 800 euro dalla famiglia Prina. Il vincitore potrà realizzare
una mostra personale al Museo Maga di Gallarate nella primavera 2020.
La
Giuria ha inoltre assegnato la Menzione Claudio De Albertis di 400 euro offerti
dal relativo comitato all’opera ‘Adriana e la polvere’ di Alessandra Carosi di
San Benedetto del Tronto (AP) ‘per l’originalità del tema e l’intuizione
espressiva della corrispondenza fra luoghi e volti, rappresentata attraverso
primi piani e dettagli che colgono la dinamica degli spazi e del tempo.’
Un’ulteriore
opera è stata segnalata dagli Amici di Riccardo Prina. Si tratta di ‘Era
Lucania’ di Ilaria Lagioia, di Triggiano (BA). Riceve un premio di 400 euro. ‘Era
Lucania evoca atmosfere sospese, pomeriggi torridi e fermi, suoni lontani e
rarefatti che si diffondono in spazi molto ampi. La vitalità inattesa di due
bambini squarcia la scena, ci riporta ad una dimensione fatta di particolari,
quelli che solo i loro occhi colgono con pura e primordiale avidità. Ilaria
Lagioia trasforma luoghi dimenticati in paesaggi pieni di incanto, che ci
raccontano un sud dai mille volti, guidandoci con originalità alla scoperta dei
dettagli, in un insieme di grande suggestione.’
E’
stato stampato anche un prezioso libretto con foto a colori, che riproduce le
opere dei 14 finalisti.
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