ph carlozanzi
Dall'alto una castagna saluta il riccio
e lacera una foglia secca sul pavimento del bosco.
Un gallo intona un insolito canto della sera,
in anticipo o in ritardo sul mattino.
Silenzio, l'ultima luce e quella pace
che rende lecito sperare ci sia pace.
In queste sere benedette di settembre,
un poeta vero immaginò la morte
e il piacere della fine.
Colgo per me, nella sera, il regalo della vita,
perché sento e vedo e ringrazio l'eterno Dio.
E' un dio inventato, lo so, ma forse il bello
che mi accarezza lo sguardo
e un cuore quieto che s'incammina lento
seguono la via di un paradiso possibile.
30 settembre 2019
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