mercoledì 18 ottobre 2023

Piero e Pietro, amici



Desidero esprimere il mio grazie: agli Amici di Piero Chiara e all'editore Pietro Macchione. Agli Amici perché da molti anni ormai hanno arricchito il Premio Chiara con il Premio per racconti inediti, dando spazio e occasione ad autori (più o meno giovani) di mettersi in gioco e sperare nella pubblicazione, libro in carta che viene poi confezionato grazie a Pietro Macchione, editore che non dice mai di no quando si tratta di promuovere la cultura. Ecco allora, belli lucidi e ammiccanti, i due nuovi nati. Il primo è frutto della creatività di Federica Cunego, di Busto Arsizio, laurea in lettere moderne, già qualche pubblicazione e la soddisfazione di aver vinto il Chiara inediti 2023, con la sua raccolta 'Traffico sulla A8'. Leggo in quarta di copertina (ciò che ha scritto probabilmente Andrea Fazioli, che della Giuria inediti è il presidente): "Quattro racconti che fluiscono, s'incastrano, imbottigliano, sgusciano nelle strade della vita tra Milano e Varese. Vite in coda, intrappolate nel traffico, in attesa che venga il loro turno per potersi muovere, finalmente, lungo il loro percorso..." Complimenti dunque a Federica, che ha convinto la Giuria, composta (oltre che da Fazioli) da Andrea Giacometti, Mario Iodice, Marco Linari e Stefania Radman.

Il secondo libro è un'antologia, dal titolo 'Nuovi racconti per Piero Chiara', ancora una volta pubblicata da Macchione. Come spiega nella bella introduzione Andrea Fazioli, vi sono anni d'abbondanza, come questo 2023, che ha visto in concorso per il Chiara inediti racconti di buon livello. Poi bisogna scegliere il vincitore, ma grazie a questa antologia altri dieci autori hanno la possibilità di vedere pubblicato un loro racconto. Si tratta di Margherita Asso, Alberto Canali, Giacomino Colosio, Gualtiero Lelli, Luca Leone, Salvatore Panico, Elda Pianezzi, Salvatore Pisani, Andrea Radici e Carlo Maria Vadim.  Si legge in quarta di copertina, sempre a cura di Fazioli, interessante narratore del Canton Ticino: "La scrittura per me è come un ponte, un misterioso legame fondato sui bisogni e i desideri comuni a tutti gli esseri umani. Le antologie servono anche a mettere in evidenza questa dimensione di scambio, d'incontro. Nel nostro caso i racconti sono assai differenti l'uno dall'altro, sia per il contenuto, sia per lo stile, così come sono diverse le età e la provenienza di chi ha inventato le storie. Ma c'è qualcosa in comune: la forza narrativa, cioè la capacità di costruire ponti usando le parole."

Infine un ulteriore richiamo a Pietro Macchione: domani, 19 ottobre, è il suo ottantesimo compleanno. Merita i nostri auguri. 
 

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