ph carlozanzi
Pensieri sparsi, dentro una sera di tristezza, macchiata dalla strage di Parigi. Senso di insicurezza, di precarietà e insieme -nella doppiezza che è di tutti- desiderio di vivere, di godere dell'attimo che ci resta. Ribrezzo per la crudeltà di certi uomini, per una fede fanatica che regala certezze di Paradisi, conquistati con il martirio, e insieme domande al mio Dio, che di certezze non me ne dà, e mi presenta il conto di un mondo incomprensibile e dolorante. Tristezza per la tristezza inconsolabile di chi ha perso un familiare, un amico, di chi soffre in fin di vita in un ospedale parigino. Voglia di dimenticare. Preghiera che mi consola ma insieme mi giudica: non sarà forse il mio alibi più raffinato?
È il tormento dell'anima che ci tiene vivi. I terroristi non hanno tormenti e per questo sono morti dentro
RispondiEliminaUn abbraccio caro ric..buona domenica
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