giovedì 30 gennaio 2025

Le donne e la Giobia


 






Nel totale rispetto della tradizione, la Famiglia Bosina ieri sera, 30 gennaio, ultimo giovedì del mese (e quindi giovedì di giöbia) ha rinnovato la festa, con una cena al ristorante Vecchia Riva alla Schiranna. Il regiù Luca Broggini ha salutato i presenti, dando inizio al momento conviviale e alla musica, canti della nostra terra propiziati dal gruppo Folk Bosino in abiti tradizionali, prossimo ormai ai cent’anni di vita. Il primo momento solenne si è vissuto dopo l’antipasto, quando si è passati alla prima premiazione della serata, quella destinata al riconoscimento ‘Varese Donna 2025’. Ricordiamo infatti che la festa du ra giöbia, antesignana della festa della donna, nasce proprio per onorare il gentil sesso. Il premio è stato assegnato ad Adele Patrini. Così si legge nella motivazione, letta da Giuseppe Micalizzi: ‘Figura di spicco nel panorama sociale e culturale di Varese, è presidente dell’Associazione C-A-O-S, delegato FAVO Lombardia-Portavoce Europa Donna, Vicepresidente della Scuola Italiana di Senologia, consigliere dell’Associazione Varese per l’Oncologia, membro della Fondazione Felicita Morandi. Nel 2020 la sua dedizione è stata riconosciuta con il Premio Rosa Camuna Regione Lombardia. Grazie alla sua visione innovativa, ha organizzato campagne di sensibilizzazione, eventi formativi e incontri di solidarietà, diventando un punto di riferimento per chiunque affronti percorsi di cura complessi. La sua energia, empatia e determinazione hanno lasciato un segno profondo non solo nella sanità, ma anche nel tessuto sociale del territorio. Il suo lavoro è un esempio straordinario di come passione e impegno possono trasformare vite e costruire una comunità più consapevole e solidale.’ Presente alla premiazione anche la ex regiura della Famiglia Bosina, Felicita Sottocasa Barlocci, che si è complimentata con la vincitrice. Sempre seguendo la via tracciata dalla tradizione, al momento del sorbetto è stata la volta della premiazione del Concorso Poeta Bosino, riservato a poesie in dialetto varesino, attivo dal 1966. Il segretario del concorso, Marco Broggini, ha ricordato la composizione della giuria: Paola Barlocci, Silvia Bianchi, Carlo Brusa, Giuseppe Carcano, Patrizia Molinaro. 25 le liriche in gara, questo l’esito della votazione: al terzo posto Antonio Borgato con ‘La libertà’. Secondo classificato Carlo Piccinelli con ‘Stori di me gent’. Poeta bosino 2025 Paolo Pozzi, con la poesia ‘Viagià cunt i stell’. Commossi i tre poeti finalisti, in particolare il vincitore, Paolo Pozzi, novant’anni, già più volte premiato, autore di alcuni libri dedicati alla sua vita avventurosa e al suo amore proprio per il dialetto, lo studio della lingua degli avi, che padroneggia con grande perizia. La cena, nuovamente allietata da altri canti, si è avviata all’ultimo momento celebrativo, il più dolce, cioè il taglio della torta a forma di cuore. Brindisi e l’arrivederci al 2026, in questo 2025 che vede la Famiglia Bosina in festa per i suoi settant’anni di vita.  

 


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