mercoledì 15 marzo 2017

Ines & Mario story - 16



Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrò fra i belligeranti della disgraziata, Prima Guerra Mondiale. Poco più di un mese dopo, il 3 luglio del 1915, nasceva il secondo fratello di mia mamma, Mario. Nella foto in alto vediamo la famiglia Ravasi nel 1917: papà Battista, mamma Angela, Ines, Bruno e il piccolo Mario. Il secondo maschio Ravasi dimostra di essere un ragazzo pronto a scelte impegnative: eccolo agli inizi della sua scelta di farsi prete, vocazione che non reggerà a lungo. Mario poi dimostrò ‘attenzione’ verso l’idealità fascista, divenne maestro e insegnò anche per qualche anno. Fu soprattutto grazie a quel lavoro che ebbe la possibilità di abitare al Quartiere ‘Costanzo Ciano’ (oggi Belforte), sorto in epoca fascista proprio per dare ospitalità a impiegati statali, docenti. Sposò Luisa Carimali, un’ostetrica milanese dalla grande vitalità. Dalla loro unione nacquero i miei cugini Graziella detta Lella, Dario e Alessandra detta Dada. Evidentemente per mio zio Mario fare il maestro non era il sogno della vita: aveva in mente altro, mettersi in proprio, tentare la carriera di imprenditore. Dopo vari tentativi, commerci di generi diversi, trovò la sua fortuna in Canton Ticino, con i ricambi auto. Prima a Mendrisio, poi in località Prella di Genestrerio. E i soldi arrivarono. E qui arrivano anche i miei ricordi personali. Eccoci in bici (e poi in auto), tutti  a trovare lo zio Mario oltre confine: si andava la sera, pieno di benzina, sigarette, zucchero, cioccolato, dadi e una visita ai Ravasi. Oppure la domenica. Rivedo lo zio all’organo, suonare e cantare felice melodie dei suoi anni migliori. Legato alle nostre tradizioni, fu tra i primi partecipanti al Gruppo Folk Bosino: lo rivedo in una foto, con la fisarmonica in mano. Fisarmonica che suonò anche il fratello Bruno. La musica, introdotto da papà Battista, appassionava anche i figli. Mio zio Mario era, come si dice, un uomo di carattere, che si arrabbiava e si emozionava facilmente. Un brutto incidente privò di un occhio mia zia Luisa, che morì pochi giorni prima di mia mamma, in quel triste agosto del 1984. Mario e Luisa erano presenti al mio matrimonio, il primo maggio del 1981, come si nota dalla foto.    

16-continua

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