venerdì 17 marzo 2017

Ines & Mario story - 21



Sempre in data 14 maggio 1980, così scriveva mia mamma sul suo diario:
‘Non devo dimenticare di aver avuto un grande attaccamento verso una zia paterna che, essendo sola, aiutò molto mia madre ad allevarmi. Infatti a otto anni d’età provai un grosso dispiacere quando si sposò. Fu comunque per sempre la mia zietta preferita…’
Si tratta della zia Carlotta (in foto), che intorno ai 50 anni si sposò con Giulio Benfenati, rendendo triste la bimba Ines. Ho avuto il piacere di conoscere anch’io questa zia che, avanti negli anni e rimasta nuovamente sola, abitava in via Postumia, in una vecchia casa di ringhiera verso la Valle Olona. Andavo a trovarla il giovedì quando, alle elementari, stavamo a casa da scuola. E lì trascorrevo la mattina, fermandomi anche a pranzo. Ricordo il pranzo perché la zia Carlotta ci permetteva il lusso di alcuni cibi (vedi le banane) che a casa nostra, viste le ristrettezze economiche, erano un lusso. Piccola, magra, gentile, sorridente, stava spesso in compagnia di una sua vicina di casa, Maria Triacca. Veniva spesso nel pomeriggio a trovare mia mamma, indaffarata in quegli anni con la famiglia sempre più numerosa. Quando morì, la zia Carlotta lasciò in eredità ai miei 100.000 lire, cifra che servì per comprare cinque biciclette nuove dal ciclista Cervini.
Continua il diario:
‘A scuola ricordo di non aver mai faticato ad apprendere, ma ricordo invece la mia maestra lamentarsi spesso per la mia vivacità. Anche in casa si lamentavano per le mie monellerie e mia madre mi portava sempre ad esempio la bontà della defunta sorella. Compiuti dieci anni mio fratello Bruno decise di avviarmi agli studi musicali, e un bel giorno mi portò in via Balilla (oggi via Copelli), mi fece conoscere la famiglia Piatti e in particolare la mia futura insegnante di pianoforte. Iniziai così questa nuova attività, unitamente alla scuola, senza un preciso scopo finale. Mio fratello sosteneva che la musica mi avrebbe senz’altro ingentilito l’animo e mi avrebbe fatta sentire meno monella…’
Ecco allora, in foto, la signorina Iole, maestra di piano della mamma. Ed ecco la palazzina dei Balilla, in via Balilla, oggi via Copelli. Lì avevano la villa i Piatti.


21-continua

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