venerdì 9 ottobre 2015

Premio Riccardo Prina - 2



La Casa del Popolo di Bucarest (foto qui sopra) è l'evidenza della presunta 'grandiosità' di un regime totalitario.


Fra le opere finaliste del Premio Riccardo Prina 2015 c'è anche un lavoro di mia figlia Valentina. Ne parlo perché (ovvio) è mia figlia, ma soprattutto perché so qualcosa di quest'opera, nata in seguito ai frequenti viaggi di Valentina insieme al marito Umberto, spesso a Bucarest per il suo lavoro al Teatro dell'Opera della capitale rumena. 
Come si evince dalla descrizione sopra riportata, le foto in concorso fanno parte del Prologo di una trilogia. Il castello dei giochi dei bimbi, vuoto, è soffocato dalla grandiosità della Casa del Popolo, che assedia e soffoca l'individualità.
Tutti abbiamo una vecchia, triste storia della quale liberarci, mura da abbattere. Valentina vede soprattutto nel confronto con se stessi e nel timore del pregiudizio gli ostacoli verso una nuova libertà.  

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