GRAN
FINALE DEL PREMIO CHIARA 2017
Diciamo
pure che Davide Bregola, con i suoi ‘agronauti’ (viaggiatori mezzi folli e mezzi
furbi) ha vinto a mani larghe il Premio Chiara 2017, con 67 voti espressi dalla
Giuria popolare, lasciando la giovane e lanciatissima (vincitrice del Campiello
Opera Prima) Francesca Manfredi a 41 voti, e il più accreditato (almeno come
fama letteraria, già vincitore di un'edizione del Chiara) Luca Ricci a 38
voti. Ieri pomeriggio, nella lussuosa Sala napoleonica alle Ville Ponti, si è
svolta la cerimonia dello spoglio in diretta, per conoscere il destino dei tre
finalisti, autori di raccolte di racconti edite (così vuole il Premio, giunto alla 29^
edizione). Luigi Mascheroni, giornalista de il Giornale, ha presentato i
narratori: Davide Bregola, autore di ‘La vita segreta dei mammut in Pianura
Padana’ (Avagliano), mantovano, amante dei personaggi della bassa, Francesca
Manfredi, autrice de ‘Un buon posto dove stare’ (La Nave di Teseo), torinese d’adozione,
nemmeno trent’anni e già sotto l’ala protettrice di Elisabetta Sgarbi e di
agenti letterari che la tengono d’occhio, e Luca Ricci (‘I difetti fondamentali’
Rizzoli), il più navigato dei tre, che nei suoi racconti in gara mette alla berlina e
smaschera i difetti proprio del mondo letterario. La serata, condotta da
Claudia Donadoni, ha visto anche il Conferimento del Premio Giuria della Stampa
(vince Luca Ricci), la presentazione del vincitore del Premio Chiara Inediti
(Marco Cavaliere), del vincitore della sezione Segnalati (Alessandro Reali) e
del vincitore del Premio Chiara Giovani (Alessandro Padovani).
Altri
incontri sono in cartellone in questa edizione del Premio, che non si ferma
qui, e già si pensa all’anno a venire, il 30° per questa manifestazione culturale
di pregio. Bambi Lazzati e Romano Oldrini guardano al 2018 con speranza: i
quattrini latitano, mentre gli scrittori abbondano.
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