Chi
ama la vita pensa alla morte, cioè a come vivere la morte. Per questo è meglio sapere.
Accanimento
terapeutico: Si definisce ‘accanimento’ la somministrazione di terapie
sproporzionate per le condizioni del paziente, terapie che producono sofferenze
estreme e non sono di alcun beneficio per il malato. ‘Il punto delicato –spiega
Maurizio Mori, professore di bioetica- è chi decide se si tratta di
accanimento, il medico o il paziente? Non esiste una legge che definisca qual è
il limite tra la cura e l’abuso della cura, e in questa zona grigia il rischio
di non rispettare il paziente è ancora molto alto.”
Nessun commento:
Posta un commento