FALCE
di carlozanzi
La
lama della falce appesa al cielo
attende
il lampo che recide il filo.
Fra
le zolle il grano piega il capo
verso
la terra grama, senza luce.
Sangue
sopra l’acciaio della lama,
fra
le nuvole un parto di saetta.
E’
sempreverde il grano della vita,
il
tempo del raccolto è una bugia.
Ora
un ragno di luce morde l’aria,
molla
gli ormeggi e cala la minaccia.
La
spiga alza i baffi alla tempesta,
un
taglio netto, un riflesso di luce.
23
settembre 2015
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