Ti
copro col lenzuolo, a protezione,
ti
lego col mio braccio: ora sto bene.
La
gioia scorre al buio nelle vene,
da
capo inizia un anno post veglione.
Ma
una fitta ricorda ai miei progetti
che
il corpo mi comanda, sono servo,
non
ho nessun potere sul mio nervo,
i
momenti felici tengo stretti.
E
lo spazio felice che regali
stringo
lieve, non ti sveglio ai miei pensieri;
riposi
dentro il bello che era ieri
mentre
apro al domani le mie ali.
Buon lavoro al mio amico Roberto Bof, giornalista e fotografo, impegnato in questi giorni a documentare le Paralimpiadi di Parigi 2024.
Sento
nel corpo il pezzo che mi manca.
Se
ti avvicini a me, se combaciamo
puoi
rendermi la vita meno stanca,
è
come se dicessi: “Ciao, ti amo.”
clicca sulla foto per ingrandirla
Inaugurazione, ieri sera a Parigi, delle Paralimpiadi 2024. Fra i molti atleti italiani in gara vi sono anche alcuni varesini, e fra questi il solo che conosco personalmente è Fabio Bottazzini, varesino di adozione, in forze alla Polha Varese, che incontrai più di due anni fa durante i Giochi Sportivi Studenteschi (vedi foto) a Calcinate. Me lo segnalò l'amica Linda Casalini. 'Farà strada!' mi anticipò. E così è stato. Sarà in gara nel 100 e 200 metri di atletica leggera. Purtroppo alcuni problemi di salute ne hanno condizionato la preparazione, ma Fabio saprà difendersi alla grande.
Forza Italia!
Contatti: scarp@coopoltre.it
L’ippodromo
varesino delle Bettole non è più quello di una volta. Ci sono problemi
gestionali, la bella struttura è in stato di degrado, ma la Società varesina
incremento corse cavalli è riuscita in qualche modo a salvare la stagione, e
così domenica 25 agosto 2024 si sono disputate sei corse. Poteva forse mancare
la Famiglia Bosina? Certamente no, e infatti eccola alla partenza, con la prima
corsa, il Premio Famiglia Bosina. E allora non possiamo non menzionare il
compianto avvocato Ettore Pagani, grande appassionato di cavalli, gentleman,
perché si deve a lui la vicinanza della nostra Famiglia alle corse, tanto che
in anni passati proprio all’ippodromo si disputava il Palio Bosino, con la
corsa finale, i cavalli e i fantini abbinati ai nostri rioni. Ora è rimasto
questo premio annuale, che ha visto alla partenza quattro cavalli, con il
numero 6, Wild Creature (montato dal gentleman R. Di Moro) partire subito in
testa e non mollare mai la prima posizione. 1400 metri su pista in sabbia, un
giro e mezzo, con vittoria del giovanissimo Di Moro, classe 2007, scuderia
Stefano Botti, che merita anche la seconda piazza.
Alla
premiazione ecco il regiù Luca Broggini, che ha donato al vincitore quattro
numeri del nostro Calandàri.
Ieri, sabato 24 agosto, ho inaugurato le mie nuove scarpe da runnig. Hanno corso con me mia figlia Valentina e Umberto Bellodi, musicofilo, musicista e scrittore.
Direte: 'E chi se ne frega!' Giusto, ma è solo l'occasione per parlare di scarpe. Corro dal 1972, allora avevo ai piedi un paio di Adidas Mexico. Da allora ad oggi ho cambiato innumerevoli paia di scarpe, provando marche diverse. Qui elenco quelle che ricordo: Adidas, Tepa Sport, Superga, All Star, Onitsuka, Mizuno (quelle che ho usato nelle mie due maratone e nella mia unica mezza maratona), Lotto, Puma, Diadora, Nike...
Ora vanno di moda le Hoka, quelle che calzavo ieri. Me ne parlò per la prima volta l'amico Pippo Gazzotti, elogiando la loro qualità. Io non le avrei mai comprate, troppo care per i miei standard. Me le hanno regalate, quindi ne ho subito approfittato. Devo ammettere che il battesimo è stato più che convincente.
Domenica 1 settembre, ore 17.30, ghiacciaie di Cazzago Brabbia, incontro con la scrittrice Angela Borghi e con il suo nuovo romanzo giallo, 'L'uomo che guarda il lago' (Morellini editore).
Interviene Annarosa Confalonieri.
Felice compleanno alla mia amica Giovanna Ferrario, la farmacista sorridente, grande amante della montagna.
Eccola, sorridente, con il marito Adriano.
Felice compleanno alla mia amica Giancarla Giorgetti, la signora in giallo varesina.
Ci sarà anche il varesino Manuel Zanini ai Mondiali di atletica U20 che si terranno a Lima, in Perù dal 27 al 31 agosto.
Manuel, allenato da Silvano Danzi, è un mezzofondista dal talento cristallino e dal futuro più che promettente.
Forza Manuel!
Inizia oggi, 20 agosto, la 45^ edizione del 'Meeting di Rimini', che durerà sino al 25. Titolo: 'Se non siamo alla ricerca dell'essenziale, allora cosa cerchiamo?'
Ogni essere vivente è alla ricerca dell'essenziale, che è la felicità, lo stare bene al mondo. Poi ognuno segue la sua strada, vie anche molto diverse verso il medesimo obiettivo. C'è chi riesce ad essere veramente felice, almeno per un po', chi finge di esserlo, chi non lo è affatto e continua a cambiare direzione.
'Non esiste la pillola della felicità' è solito ripetere il mio medico di famiglia. Anche perché 'Zeus lancia i suoi strali e chi piglia piglia' (dice sempre il mio medico).
Cosa mi rende felice? La salute, l'amore, l'amicizia, un buon libro, un bel film, la scrittura, il cibo, una bibita fresca se ho sete, il sorriso dei miei nipoti, dei miei figli, di mia moglie, un lavoro ben fatto, un prato tagliato, i fiori, le rondini, albe e tramonti, una salita in bicicletta e la successiva discesa, una corsa.....una riposante dormita...un complimento, una pacca sulle spalle, un bacio...una preghiera che mi dia l'illusione dell'esistenza di Dio....
Felice compleanno al mio amico Marco Riganti, fresco di pensione. Eccolo nel 1988, a sinistra nella foto.
Ieri, 19 agosto, 40° anniversario della morte di mia mamma Ines, tornavo a casa in auto. Ho inserito nel lettore cd, quasi casualmente, i canti alpini del Coro dell'Orobica...La montanara, Signore delle Cime...La potenza commovente del ricordo mi ha portato all'estate del 1978, alle nostre vacanze a San Martino di Castrozza, mia mamma dirigeva il coro, ci si fermava nei rifugi (Velo della Madonna, Pradidali, Rosetta...), si mangiavano i panini e prima di ripartire, fra le nuvole o nel sole, mia mamma dirigeva e noi cantavamo.
Era il 1978...Sei anni dopo mia mamma moriva....46 anni dopo il canto ci riavvicina.
Chissà perché - per Papa Francesco - la nazione martoriata è l'Ukraina. Io ne vedo molte di nazioni martoriate. Vedo un uomo martoriato. Ma a parte ciò, il Papa ricorda ogni giorno che bisogna pregare per la pace: instancabilmente, caparbiamente, contro ogni evidenza, che è evidenza di guerra. Io prego, debole di una preghiera di poca fede. Forse non otterrò la pace (che prima o poi arriverà, ma non per tutte le guerre in corso, perché, come per i poveri, anche le guerre saranno sempre con noi), ma la preghiera mi aiuta a non perdere definitivamente la speranza, che mi invita a cercare fatti di bene, d'amore e di gioia...che pure avvengono.
Felice compleanno al mio amico Ezio Ermoli, il 'ragioniere' della Madonna del Monte, grande camminatore. Avanti così!
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Non storciamo troppo il naso, né tappiamolo. Certe cose non si dicono (e forse è bene così) ma la loro importanza è indiscussa.
Mi sono divertito, ho pedalato lungo le rampe della salita al Campo dei Fiori, ho salutato amici, ho sudato nel sole già invadente (alle otto del mattino) del dieci di agosto.
Stando al tuo coach, l'importante è divertirsi...quindi divertiti.
Per lo più un romanzo si dimentica, addirittura (e questa è una beffa per l'autore) ci si ricorda il titolo e non chi l'ha scritto, vagamente pezzetti di trama, qualche buona impressione. Anni e anni di lavoro, quando basterebbe andare in un supermercato, comprare una lattina di Coca-Cola, regalarla ad un amico e dirgli: 'Fatti una bella bevuta!' Vi sarà riconoscente...soprattutto in estate.
Sabato 10 agosto, ore 18, nella chiesa del Lazzaretto, in fondo al viale Belforte, durante la Santa Messa verrà ricordato il mio amico, ottimo ciclista, Carlo Brusa.
Sabato 10 agosto, alle ore 18, nella chiesa parrocchiale di Biumo Inferiore, verrà ricordato durante la Santa Messa il mio amico Maurizio Frattini.
Fra i dodici atleti che domani sera (martedì 6 agosto, ore 20.50) disputeranno la finale dei 1500 alle Olimpiadi di Parigi 2024 ci sarà anche il varesino (di adozione) Pietro Arese. Per lui è la prima finale olimpica, ma lo stesso è per il suo coach, il varesino Silvano Danzi, che ha tenuto a battesimo decine di atleti di alto livello.
Auguro a Pietro di godersi la finale, ritoccando magari il record italiano su questa distanza, che già gli appartiene.
E cosa auguro al mio amico Silvano? Di divertirsi anche lui.
Sentirsi soddisfatti senza la cassa di risonanza dei social, senza che qualcuno ti stringa la mano, senza che gli amici lo sappiano, senza che il 'mondo' interconnesso abbia notizia di te. Una soddisfazione tutta interiore, personale, intima, privata. priva di ostentazione. Una felicità fra te e te. Dirsi che si è stati bravi senza che te lo dicano altri.
Ogni tanto dovremmo essere capaci di provarlo.
Nel ciclismo tifo Tafej Pogacar, ma devo ammettere che metto quasi allo stesso livello il grandissimo Remco Evenepoel, che ieri ha vinto l'oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 nella prova in linea, bissando il successo della cronometro. Belga come il gradissimo Eddy, Remco è risorto (dimostrando un carattere invidiabile) dopo il pauroso incidente al Giro di Lombardia di un paio d'anni fa. Rischiò di morire, si temette poi per la sua carriera, lui è tornato in sella paradossalmente più forte di prima.
Perché in genere tifiamo per i campioni più forti? Probabilmente abbiamo bisogno di partecipare alle loro vittorie, è come se qualche granello d'oro del loro successo cadesse anche sopra di noi.
