giovedì 21 gennaio 2016

Il racconto del mercoledì - storia 3




Dopo ‘Fax d’amore’, ho sempre alternato la narrativa lunga con quella breve. Sono partiti come romanzi sia ‘Vicolo Canonichetta’ (2007) che ‘Cicale al carbonio’ (2008), ma è come se i miei personaggi avessero il desiderio di arrivare al più presto alla fine, avessero fretta di morire o di vivere o di tornare amanti. E’ come se immaginassero un lettore impaziente, ansioso di vedere come andrà a finire la faccenda. Nel frattempo ho raccolto alcuni racconti brevi in ‘Una città in cornice’ (2004), dove trovano spazio anche i miei ‘Pensieri & Parole’, pubblicati sul quotidiano La Prealpina. Nel febbraio 2007 iniziava la mia avventura con il blog, e anche questo è stato uno strumento che ha affinato la mia predilezione per il racconto sempre più breve. Introducendo la rubrica ‘Il racconto del mercoledì’ sul blog, in principio pubblicavo racconti già editi, poi ho sentito il desiderio di scriverne di nuovi ma a misura di blog, cioè una, due pagine non di più. Raccontini, schizzi che mi hanno avvicinato sempre più alla poesia. Questi racconti si trovano in ‘Valzer par Varés’ (insieme alle poesie in dialetto), edito nel 2013. Infine un nuovo romanzo-poi racconto lungo (Il giorno che tremò la notte) e altri racconti brevi e brevissimi, ma questa è storia recente, perché siamo ormai nel 2015, con ‘Il giorno che tremò la notte’.

3-fine



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