Pur essendo fra gli scrittori più letti al mondo fra gli anni Venti e Trenta, non avevo letto nulla sino ad ora di Stefan Zweig, scrittore ebreo austriaco con cittadinanza britannica, apolide, a lungo negli Usa, morto suicida in Brasile poco più che sessantenne, insieme alla giovane seconda moglie. Noto soprattutto per le sue biografie e le sue novelle (scrisse un solo romanzo), ho letto la Novella degli scacchi, nella traduzione di Enrico Ganni (edito da Einaudi). Ecco, questo sì che è uno che sa scrivere. Indubbiamente. Eppure lui, in vita, ebbe sempre la sensazione di non essere un grande scrittore. Impressione errata. Lo consiglio vivamente.
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