martedì 26 gennaio 2016

La mia scrittura - 5



Tornando agli anni del ‘Cairoli, e precisamente al 1975, non posso non citare il mio incontro con Ignazio Silone, l’autore di ‘Fontamara’. Diminuivano le mie speranze di glorie sportive, mentre aumentava il mio interesse per l’impegno cattolico nella comunità Shalom di Biumo Inferiore. Forse anche in virtù di questo cambiamento avevo letto ‘L’avventura di un povero cristiano’, di Ignazio Silone. Quando in terza liceo si trattò di scegliere l’argomento per la tesina di italiano, puntai sullo scrittore abruzzese, e qui abbiamo l’aneddoto di mio padre e di Piero Chiara che, all’apice del successo in quegli anni, non veniva certo studiato nella sua città. Io avevo bisogno di contattare Silone per telefono, ma come procurarmi il numero? Mio padre disse: “Lo chiediamo a Piero Chiara. Lo conosco, veniva sempre al bar dove lavoravo io.” Così, detto fatto, papà Mario telefonò a Piero Chiara, si fece riconoscere, ottenne il recapito telefonico di Silone, io chiamai il noto scrittore, lui mi disse di scrivere una lettera con le mie domande. Così feci, una lunga lettera alla quale rispose in modo assai stringato e anche ermetico, ma con la sua firma, lettera che naturalmente conservo gelosamente. Lessi molti romanzi di Silone, uno scrittore che forse oggi giudicherei un po’ ‘pesantuccio’, scrissi la tesina (che non trovo più) e feci bella figura alla maturità, anche perché il Commissario esterno era una donna del sud.  

5-continua

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