giovedì 17 aprile 2025

Quel Giovedì Santo lontano


 

Oggi è Giovedì Santo, e ad ogni Giovedì Santo mi torna in mente     quel Giovedì santo. Era il 12 aprile del 1979. Venivo da tre giorni di esercitazione alpina, 'Watles 1979', una finta guerra sul Monte Watles. Io ero nella squadra soccorso, come si evince dalla foto. Mi ero divertito e avevo sciato molto, benché con la scadente attrezzatura alpina: scarponi Vibram e sci di alluminio, con attacchi che non si sganciavano. Partito da Malles Venosta quel giovedì alle 5.42, arrivai a Varese alle 15.20. Alle 17 o 18 (su questo sono incerto) ero già nella chiesa parrocchiale di Biumo Inferiore, per la Messa in Coena Domini. Certamente avrò anche pregato e cercato un po' di raccoglimento, ma soprattutto ci tenevo a rivedere gli amici e a farmi vedere in forma, abbronzato, mentre loro arrivavano, bianchicci, da un inverno varesino.

Questo ricordo non è certo meritevole di plauso eppure ogni anno, ogni Giovedì Santo (dal 1979 in avanti) è a quel Giovedì Santo che penso: giovane, in forma, abbronzato, con quasi tutta la vita davanti.  

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