Oggi, mercoledì 3 dicembre, è morta Bambi Lazzati. Aveva 77 anni. La voglia qui ricordare con l'ultima foto che le ho scattato, lo scorso mese di giugno. Tanto per cambiare era un'iniziativa del Premio Chiara, eccola con la scrittrice emergente Alessia Gazzola. Bambi era il Premio Chiara, e lì l'ho conosciuta agli inizi degli anni Novanta. Ci siamo ritrovati poi alla scuola media Vidoletti, lei come madre di Andrea, io come prof di Andrea, un grande sportivo, che ci ha lasciato tragicamente nel 1999. Bambi, geneticamente predisposta a reagire come una leonessa, è stata in grado di superare quel trauma (o almeno di sopportarlo) buttandosi ancor più convintamente nell'organizzazione del Premio Chiara, che ho avuto il piacere di seguire in prima persona per molti anni. Bambi braccio destro di Gottardo Ortelli, poi di Romano Oldrini, Bambi dalla vitalità esuberante, dalle molte idee, capace di trovare sponsor, mani infaticabili nel bussare a mille porte pur di dare lustro al 'suo' Premio Chiara. Bambi e il suo amato Mariano, lui braccio destro di Bambi, 'servitore' silenzioso, organizzatore dietro le quinte, sempre disponibile e sorridente. E proprio l'amico Mariano ho incontrato pochi giorni fa, a Robarello. Era visibilmente commosso. Mi ha lasciato intendere che Bambi non era più la sua Bambi di sempre: chi ha orecchie per intendere intenda. Ho inteso, e oggi la conferma. La malattia che l'ha invasa, manifestandosi quest'estate, le ha lasciato pochi mesi di vita, ma quella vita l'ha onorata sino all'ultimo. Già pensava all'edizione 2026 del Premio. Già era in fase organizzativa e propositiva. Come ha vissuto l'onorificenza della Martinella del Broletto, a lei assegnata dal Comune di Varese lo scorso mese di ottobre? Chissà. Resta un mistero, come misteriosa è questa vita, carica spesso di sofferenza.
Un grande abbraccio a Mariano, a Filippo, a Valentina.
Ciao, Bambi.
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