Anche se è un po' presto, visto che manca un mese esatto ho pensato di comunicare la data di presentazione del mio nuovo libro. Si tratta di una raccolta di racconti. Titolo: Il giorno che tremò la notte. L'editore è l'amico Pietro Macchione. La copertina è curata da mia figlia Valentina. Il libro è dedicato a mio fratello Marco detto Mock. Saranno con me gli amici narratori Laura Veroni e Riccardo Prando detto Ric. Ci sarà anche la musica della Piedmont Brothers Band.
Lo presento sabato 3 ottobre, ore 16, Salone Estense di Varese, in via Sacco.
Ecco il breve testo che introduce il libro.
Innamorato del racconto
Dopo
trent’anni di scrittura credo di non avere più dubbi: prediligo il racconto al
romanzo. Il mio è stato un percorso di potatura, un bisogno di sintesi, la
necessità di arrivare subito al ‘dunque’, un avvicinarsi della narrativa alla
poesia. Non a caso inizio questa mia nuova raccolta di racconti con due poesie.
Ho
ordinato i racconti di questi ultimi anni in ordine di lunghezza: una pagina,
due pagine, qualche pagina, per finire con il racconto lungo che dà il titolo
alla raccolta e con un racconto breve che non avrei mai voluto scrivere.
I
racconti più brevi amo definirli schizzi: come un pittore, qualche segno di
matita, qualche tratto al carboncino.
Molti
racconti hanno come protagonista (diretta, indiretta, celata, esplicita) la
morte. Non è una novità, non lo è per me da trent’anni, non lo è nella
millenaria storia della narrativa. La morte è vita, è stimolo creativo, è paura
che invoglia alla memoria. Non c’è slancio vitale più efficace quanto il timore
di essere dimenticati.
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