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La natura (benigna o matrigna a seconda dei casi) ci inganna. Pur di mantenere la specie, per un intenso ma breve piacere (non proporzionato alla maestosità di una nuova vita) offre in cambio un legame a vita. 'Poi la voglia svanisce e il figlio rimane, e tanti ne uccide la fame' canta Fabrizio DeAndrè.
L'uomo -opportunista, saggio, vigliacco, pronto a separare il piacere dall'impegno- ha imparato ad ingannare la natura, scindendo l'aspetto unitivo da quello procreativo.
Un reciproco gioco di inganni.
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