lunedì 1 luglio 2019

La commozione di Renato Monetti




La commozione di Renato Monetti

L’estate di questo caldo 2019 ha reso muta la voce di Renato Monetti, delicato poeta dialettale di Malnate. Nato il 2 aprile del 1931, si impose all’attenzione degli esperti di poesia dialettale a metà degli anni Novanta, quando giunse terzo al Concorso Poeta Bosino. Il suo periodo d’oro fu proprio la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio, quando vinse due volte il noto concorso, organizzato dalla Famiglia Bosina (nel 1998 e nel 2000), e poi due volte secondo (2003 e 2004). Sempre a quegli anni si riferisce la pubblicazione di due libri, ‘Desidèri da Stèll’ (60 poesie in dialetto varesotto) e ‘Ul libar du la Genesi’ (libera interpretazione dialettale della Genesi). La sua caratteristica era l’evidente commozione che lo coglieva quando leggeva le sue poesie, quando le declamava con grande abilità e partecipazione. La voce tremava, gli occhi diventavano umidi, la lettura si faceva coinvolgente per tutti gli ascoltatori. Da qualche tempo non lo si vedeva, segnato dalla malattia. Ricordo una sua polemica nella primavera del 2014. Aveva contestato senza mezzi termini il verdetto della Giuria del concorso Poeta Bosino, rea di non aveva inserito nella terna di vincitori la sua poesia ‘La vita…’na saeta’ che giudicava fra le migliori della sua produzione. Aveva inviato la protesta e la poesia al quotidiano La Prealpina, che le aveva pubblicate.
Mi piace qui ricordare l’amico Renato con la poesia ‘Un’Ave Maria’, che gli valse la vittoria al Poeta Bosino del 1998.

…Sbarlüsa
sutila
in mila specìtt
l’unda
ca smorza
rutunda
a la riva…

Cumè lampadari
dai mila riflèss
‘mè punt
da gügitt
ca vann
e riturnan
sa pizzan
sparissan
e dent’r in di öcc
e dent’r in la ment
ta restan imprèss…

E giò da ‘a muntagna
in grand’armunia
sa slunga
in sü l’aqua
l’ültim rintocch
d’un’ Ave Maria…   

4 commenti:

  1. L'u cognussu. A l'era vun cunt la puesia in del coeur e sa capiva che i vers a gha vulevan ben. Ma spiass ma quand la vegn l'ura seremm i oeucc a la tera par derviss la vista al ciel. r.i.p.

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  2. Lo ripropongo sul sito del Cenacolo.
    http://www.eneabiumi.com/cenacolo--poeti--varesotti.html

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