Pare
che i Baragiola, proprietari della lussuosa villa con parco a Masnago, avessero
conosciuto gente della lontana Russia e in loro onore avessero edificato negli
anni Venti una dacia, o quanto meno un edificio simile a una dacia, realizzata
da maestri elvetici, probabilmente di San Gallo. La villa con annesso parco
passò poi al Seminario Arcivescovile di Milano, utilizzata per i seminaristi
delle medie. Quindi il 'blitz' del Comune di Varese che, grazie soprattutto a Roberto
Maroni, acquistò all’ultimo momento la proprietà, oggi sede di uffici comunali.
Da ieri la dacia non è più inutilizzata ma è diventata sede deputata alle
emergenze, e in più un centro studi per la prevenzione dei rischi naturali e
climatici. E a chi intestarla, se non a Giuseppe Zamberletti (padre della
Protezione Civile italiana) e a Salvatore Furia (papà del Centro geofisico
Prealpino e dell’osservatorio al campo dei Fiori)? Ieri pomeriggio l’intitolazione,
con sovrabbondanza di autorità, dal sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, il leghista Giancarlo Giorgetti, al capo della
protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, e poi il governatore della
Lombardia Attilio Fontana, e naturalmente il sindaco di Varese Davide Galimberti,
il suo vice Daniele Zanzi, assessori in quantità, parlamentari, prefetto, molti
graduati d’alto rango in divisa elegante, uomini e mezzi della protezione
civile, alpini, sindaci…e anche tanti varesini senza titoli particolari, riuniti
lì dalla curiosità e dal desiderio di rendere omaggio a due personaggi
(Zamberletti e Furia) che meritano applausi. “Oggi realizziamo il sogno dell’onorevole
Zamberletti” ha detto il nostro borgomastro. “Più volte infatti, prima della
sua morte, avevamo parlato dell’opportunità di realizzare un centro documentale
e per le emergenze proprio in questi spazi. Unirlo poi al Centro geofisico, e
farlo in memoria di un’altra importante figura come Salvatore Furia,
concretizza ancora di più il pensiero di Zamberletti.” Taglio del nastro e
firma di un protocollo d’intesa. “Grazie a questa intesa” ha detto Angelo
Borrelli “potremo contribuire a diffondere la cultura di protezione civile nel
nostro Paese e lo faremo coinvolgendo cittadini, studenti, volontari ed enti
locali.”
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