Il
2017 non vede nessuna pubblicazione da parte mia, però il desiderio di scrivere
permane. Devo completare un romanzo lasciato a metà e ho in animo un altro
progetto. Ho deciso di andare in pensione, è mio desiderio lasciare ai miei
alunni, e a tutti gli sportivi in genere, un ricordo scritto, con la mia
avventura di docente e di sportivo a 360°, amante dello sport per la salute più
che dello sport agonistico. Quindi nel 2017 lavoro su due fronti, e i primi
frutti si vedono l’anno successivo. Il 24 marzo 2018 presento in Salone Estense
‘Chi si ferma è perduto’. Colgo l’occasione per fare un bilancio dei miei primi
trent’anni di libri pubblicati, dato che il mio primo libro, ‘Papà a tempo
pieno’, è uscito nel 1988. Mi piace fare un bilancio sincero, infatti l’incontro
si intitola: “Da papà a tempo pieno a nonno part-time: trent’anni di ‘insuccessi’”.
In effetti, se andiamo a vedere le vendite dei miei libri, di insuccesso si può
certo parlare, ma altre sono le ragioni che mi spingono a scrivere, a
continuare in questa bella avventura. L’incontro è anche l’occasione per
salutare i miei alunni, per premiarne alcuni, e sono molto felice perché nello
spazio musicale riesco a coinvolgere tutti i miei fratelli. A luglio, in
Galleria Ghiggini, altra presentazione del libro.
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