sabato 12 marzo 2022

Terra e gente...serenamente


 





Il titolo in rima ha una ragione: Serena Contini, studiosa appassionata, è la coordinatrice e l’anima, da anni e anni, di ‘Terra e gente’, appunti di storia di lago e di montagna, il libro, l’annuario della Comunità Montana Valli del Verbano, che è stato presentato ieri, venerdì 11 marzo, a Cittiglio. Un ricchissimo numero 29, dell’anno 2021, presentato con qualche mese di ritardo causa pandemia ancora vigente, che mostra in copertina due disegni di A.Beltrame (tratti dalla Domenica del Corriere del novembre 1921): si tratta del Milite Ignoto, del soldato senza nome che ancora riposa nell’Altare della Patria a Roma. Almeno cento persone sono intervenute ieri nella Sala polivalente di via Marconi. Al tavolo dei relatori, oltre a Serena, sedevano Rossella Magnani (sindaco di Cittiglio), Simone Eligio Castoldi (presidente della Comunità Montana Valli del Verbano), Marco Fazio (assessore alla cultura della Comunità Montana) e Mario Iodice (docente al liceo Classico ‘Cairoli’ di Varese e all’Università dell’Insubria). Una serata culturalmente interessante, un libro che è una ricchezza per la Comunità Montana e per la comunità varesina in generale, un dono frutto di un intenso e ‘faticoso’ lavoro del Comitato di Redazione, composto da Francesca Boldrini, Federico Crimi, Elsa Damia, Ercole Ielmini, Stefania Peregalli, Gianni Pozzi, Emilio Rossi e Simona Zinanni, una team coordinato da Serena Contini. Il professor Iodice ha sintetizzato i contenuti delle circa 300 pagine del libro, riccamente illustrato e graficamente pregevole; abbiamo 17 articoli, con le firme di Fabio Scotto, Giuseppe Battarino, Gianni Pozzi, Alessandro Corti, Serena Contini, Anna Pariani, Luisa Negri, Sergio Redaelli, Michele Mancino, Enzo R. Laforgia, Riccardo Prando, Francesca Boldrini, Emilio Rossi, Elisa Scancarello, Gregorio Cerini, Giorgio Roncari e Luisa Oprandi. Impaginazione, grafica e stampa di Nastro & Nastro.

La serata è stata arricchita da uno spazio teatrale, una fiaba di confine interpretata da Stefano Beghi (Karakorum Teatro), con musiche di Marco Prestigiacomo. Infine un brindisi, davvero molto gradito.


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