Non capisco chi mantiene un comportamento di presuntuoso dominio sulla vita e sulla propria salute, immaginando con inverosimile vezzo di superiorità che lui (chissà poi perché) non soccomberà al limite, presente nella fragilità altrui. Uno sguardo immortale che non ci appartiene. Siamo formiche all'ombra del piede che -a suo piacere- ci schiaccerà. Il che non significa paura, passività, fatalismo, depressione...significa piuttosto umiltà, consapevolezza, benevolenza, comprensione, compassione, fratellanza...e un sorriso composto.
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