ph carlozanzi
Varese non ha dimenticato Salvatore Furia, colui che ha fatto di una delle cime del Campo dei Fiori uno degli Osservatori del cielo più apprezzati in Italia, e lo si è visto ieri pomeriggio a Villa Recalcati. Ma molto bene ha fatto Gianni Spartà a dedicare al prof un libro: 'Pensieri positivi - Salvatore Furia, il Cacciatore di Stelle' (Macchione editore). Il libro è qui al mio fianco, lo leggerò e ne riparlerò, anche se conoscendo l'autore posso affermare che saranno pagine ben scritte, documentate e ricche di affetto per un personaggio varesino che ha dedicato una vita alla scienza. Per ora basti ciò che lo scrittore Spartà ha scritto in quarta di copertina:
Il Cacciatore di Stelle se n'è andato tra l'11 e il 12 agosto 2010 quando piovono le lacrime di San Lorenzo. Non è morto un uomo, è caduto un monumento. Addio al poeta delle previsioni del tempo, al costruttore di un osservatorio popolare, all'autodidatta che la gente chiamava familiarmente Prof., all'inarrivabile educatore, al difensore degli equilibri naturali stuprati dal progresso cieco. Tra le sue carte le estreme volontà: bruciatemi e mettete l'urna con le ceneri in un muro della Cittadella delle Scienze che sorveglia un panorama superbo. I laghi, le colline, la catena delle Alpi. Salvatore Furia e il suo mondo. Per sempre. Con l'impegno di non disperdere una preziosa eredità e di tramandare una storia straordinaria di Pensieri Positivi.'
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