ph carlozanzi
Ciò che colpiva subito di Pinuccia erano i suoi occhi chiari. Belli. Quando si chiudono due occhi azzurri è anche peggio, perché il bello vorremmo che restasse sempre con noi. Ma sappiamo che non è così. "Tutti prima o poi dobbiamo morire" ha detto il celebrante poco fa, ai funerali di Pinuccia Sarracino, mia collega, nella grande chiesa di Avigno. "E' preziosa agli occhi del Signore la morte dei giusti" ha aggiunto "perché è stata preziosa la loro vita, e la vita di Giuseppina è stata certamente preziosa...." Citando il Vangelo delle vergini sagge e di quelle stolte, ha commentato: "Giuseppina è stata una donna saggia, che ha portato con sé l'olio per poter tenere accesa la lampada all'arrivo dello sposo...." Saggia perché ha creduto sino alla fine, anche nel momento più aspro, che fosse possibile sperare in una vita eterna.
I conti non tornano mai, ma nel caso di Pinuccia abbiamo una mamma che è sopravvissuta a sua figlia (e ciò non dovrebbe mai accadere) e una nonna che non ha potuto vedere neppure per una attimo il suo nipotino appena nato. Il celebrante ha detto che proprio questo ultimo evento ("nulla avviene per caso") è un segno della presenza di Dio: una vita se ne va, un'altra arriva. Non mi ha convinto.
Ciao, Pinuccia.
Non ti ha convinto ... si torna ancora alla presenza di Dio nella nostra vita "nulla avviene per caso". perché noi dobbiamo sempre avere una ragione tangibile? sempre nelle "sue vie" ...
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