martedì 9 ottobre 2018
Tennis
Da decenni non giocavo a tennis. Non sono mai stato un buon giocatore, però in anni giovanili mi divertivo. Addirittura negli anni Sessanta il mitico Luigi Vaj, presidente della Varesina, la mia società di ginnastica, aveva pagato un maestro perché insegnasse agli allievi la tecnica di base. Partite con gli amici e i fratelli nel campo dell'Enel in viale Belforte, all'oratorio Molina, al Kalimera, a Induno, le ultime a Villa Toeplitz, quando il campo era ancora in terra battuta. Erano gli anni Ottanta. Oggi, invitato da mio fratello Guido, ho ripreso in mano la racchetta. Gioco da fondo campo, niente scatti né discese a rete, niente cambi di ritmo per non sollecitare la mia tachicardia, spesso lasciavo fare il doppio palleggio per non dover correre....eppure mi sono divertito lo stesso. Un tempo due tiretti di riscaldamento e subito la partita, vinti da un agonismo congenito. Oggi va bene così.
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