Livio Ghiringhelli (terzo da destra) al Poeta Bosino di qualche anno fa
Apprendo
ora la triste notizia: poche ore fa è morto Livio Ghiringhelli, il prof
Ghiringhelli. Era un uomo rigoroso, di vasta cultura, esigente con se stesso e con
gli altri. Docente, dirigente scolastico anche nel mio liceo classico ‘Cairoli’,
impegnato in politica (fu anche consigliere comunale a Varese), fu grande amante
della sua città, che ha studiato, descritto sia nel passato che nel presente e
nel futuro. Era molto attivo in diverse associazioni, fra le quali la Famiglia
Bosina, che è stato uno dei luoghi che mi ha permesso di conoscerlo. Prezioso
collaboratore del Calandàri (e sono felice che sia presente un suo articolo
anche nel prossimo numero, il 70, che uscirà a dicembre 2024), ricordo un paio
di episodi che mi coinvolgono personalmente. Alla Festa dell’Unità alla Schiranna,
molti anni fa, era in programma la presentazione di un mio libro. Scoppiò un
temporale violentissimo proprio in concomitanza con quell’evento, telefonai
agli organizzatori dicendo che non era il caso mi scomodassi a scendere sul
lago: ebbene, il prof. Ghiringhelli era presente, puntuale, preciso, e chiese
il perché della mia assenza. Dovetti riconoscere che era stato più bravo di me.
Mi aiutò poi nella presentazione del mio libro ‘Valzer par Varés’, in Salone
Estense, con una relazione molto ben preparata. Non era certo uno che
improvvisava. Preso un impegno, lo manteneva sin nei dettagli. In verità devo
anche sottolineare che una volta se la prese con me, perché – come coordinatore
del Calandàri – avevo pubblicato in più puntate un suo lungo intervento sui
giornali locali del passato. Ci rimase male, e io con lui: avrebbe preferito
tutto l’articolo in un solo volume. Per molti anni fu anche nella Giuria del
Poeta Bosina: amava particolarmente le bosinate, infatti in quegli anni vinse
più volte Luisa Oprandi, proprio con poesie del genere ‘bosinata’, che ebbe in Speri
della Chiesa Jemoli e Natale Gorini due veri fuoriclasse. Livio non era certo
il tipo che amava mettersi in mostra, e lo conferma il volume che ho qui
davanti, ‘Frammenti’ (Macchione editore) una raccolta di poesie del prof, che
era anche ottimo poeta: non leggo una riga su di lui. Il 10 dicembre del 2007
presentò la sua raccolta poetica alla Palazzina della Cultura di Varese, e per
quell’occasione scrissi poche righe sul quotidiano ‘La Prealpina’, che qui in
parte ripropongo: ‘Dispiace una cosa: che la cara moglie del professor Livio
Ghiringhelli, morta di recente, non abbia potuto assistere alla presentazione
della raccolta di poesie del marito. Perché lei, quelle poesie nel cassetto,
liriche scritte sin dagli anni giovanili dal docente di lettere e poi preside,
le voleva raccolte in un libro, le considerava degne della pubblicazione. Ma
lui, il professore, convinto che non fosse possibile unire nello stesso periodo
le due arti (quella della docenza e quella poetica) mai s’era arrischiato. Ora
il momento è giunto ed ecco Frammenti…Livio Ghiringhelli, che molti in città
conoscono come insegnante e preside autorevole, come scrittore di saggi
rigorosi, qui ha voluto regalarci ciò che per solito non si comunica e se ne va
con noi. Lui l’ha fissato in pagine bianche, con le piccole, preziose macchie
della sua interiorità.’
Livio
era certamente un uomo di fede, ma il suo era soprattutto un desiderio irrisolto
di Dio, come si evince dalla poesia che lascio alla fine di questo ricordo. Con
la speranza che il Signore, vincitore della morte, sia stato al suo fianco, carezza
e conforto nella sua solitudine, nel tempo spesso arduo della vecchiaia. Ciao
Livio.
Solo
brama di Te/che ti neghi al mio sguardo/all’inerzia accidiosa di giorni/senza
futuro/al pretesto mendace dei dubbi irrisolti
ph valentina zanzi
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