venerdì 19 luglio 2024

Ciao, Livio

 

                                                                      Livio Ghiringhelli (terzo da destra) al Poeta Bosino di qualche anno fa

Apprendo ora la triste notizia: poche ore fa è morto Livio Ghiringhelli, il prof Ghiringhelli. Era un uomo rigoroso, di vasta cultura, esigente con se stesso e con gli altri. Docente, dirigente scolastico anche nel mio liceo classico ‘Cairoli’, impegnato in politica (fu anche consigliere comunale a Varese), fu grande amante della sua città, che ha studiato, descritto sia nel passato che nel presente e nel futuro. Era molto attivo in diverse associazioni, fra le quali la Famiglia Bosina, che è stato uno dei luoghi che mi ha permesso di conoscerlo. Prezioso collaboratore del Calandàri (e sono felice che sia presente un suo articolo anche nel prossimo numero, il 70, che uscirà a dicembre 2024), ricordo un paio di episodi che mi coinvolgono personalmente. Alla Festa dell’Unità alla Schiranna, molti anni fa, era in programma la presentazione di un mio libro. Scoppiò un temporale violentissimo proprio in concomitanza con quell’evento, telefonai agli organizzatori dicendo che non era il caso mi scomodassi a scendere sul lago: ebbene, il prof. Ghiringhelli era presente, puntuale, preciso, e chiese il perché della mia assenza. Dovetti riconoscere che era stato più bravo di me. Mi aiutò poi nella presentazione del mio libro ‘Valzer par Varés’, in Salone Estense, con una relazione molto ben preparata. Non era certo uno che improvvisava. Preso un impegno, lo manteneva sin nei dettagli. In verità devo anche sottolineare che una volta se la prese con me, perché – come coordinatore del Calandàri – avevo pubblicato in più puntate un suo lungo intervento sui giornali locali del passato. Ci rimase male, e io con lui: avrebbe preferito tutto l’articolo in un solo volume. Per molti anni fu anche nella Giuria del Poeta Bosina: amava particolarmente le bosinate, infatti in quegli anni vinse più volte Luisa Oprandi, proprio con poesie del genere ‘bosinata’, che ebbe in Speri della Chiesa Jemoli e Natale Gorini due veri fuoriclasse. Livio non era certo il tipo che amava mettersi in mostra, e lo conferma il volume che ho qui davanti, ‘Frammenti’ (Macchione editore) una raccolta di poesie del prof, che era anche ottimo poeta: non leggo una riga su di lui. Il 10 dicembre del 2007 presentò la sua raccolta poetica alla Palazzina della Cultura di Varese, e per quell’occasione scrissi poche righe sul quotidiano ‘La Prealpina’, che qui in parte ripropongo: ‘Dispiace una cosa: che la cara moglie del professor Livio Ghiringhelli, morta di recente, non abbia potuto assistere alla presentazione della raccolta di poesie del marito. Perché lei, quelle poesie nel cassetto, liriche scritte sin dagli anni giovanili dal docente di lettere e poi preside, le voleva raccolte in un libro, le considerava degne della pubblicazione. Ma lui, il professore, convinto che non fosse possibile unire nello stesso periodo le due arti (quella della docenza e quella poetica) mai s’era arrischiato. Ora il momento è giunto ed ecco Frammenti…Livio Ghiringhelli, che molti in città conoscono come insegnante e preside autorevole, come scrittore di saggi rigorosi, qui ha voluto regalarci ciò che per solito non si comunica e se ne va con noi. Lui l’ha fissato in pagine bianche, con le piccole, preziose macchie della sua interiorità.’

Livio era certamente un uomo di fede, ma il suo era soprattutto un desiderio irrisolto di Dio, come si evince dalla poesia che lascio alla fine di questo ricordo. Con la speranza che il Signore, vincitore della morte, sia stato al suo fianco, carezza e conforto nella sua solitudine, nel tempo spesso arduo della vecchiaia. Ciao Livio.

Solo brama di Te/che ti neghi al mio sguardo/all’inerzia accidiosa di giorni/senza futuro/al pretesto mendace dei dubbi irrisolti


                                                                                                                                              ph valentina zanzi

   


Nessun commento:

Posta un commento