Enea Biumi (pseudonimo di
Giuliano Mangano) narratore e poeta varesino, ma anche musicista e altro
ancora, torna nelle librerie con un nuovo libro. Si tratta di una raccolta di
racconti, ‘La maestrina del Copacabana e altri racconti’ (Genesi Editrice). Biumi
ci aveva convinto tre anni fa, quando era uscito il suo romanzo giallo ‘Rosa
fresca aulentissima’, dimostrando innegabili affinità con Piero Chiara. Il
nuovo lavoro, fresco di stampa, non è ancora nelle nostre mani, ma ci fidiamo
di ciò che già abbiamo avuto il piacere di leggere, e in aggiunta possiamo fornire
il parere di un critico letterario qualificato, Sandro Gros-Pietro:
“Il
racconto iniziale fornisce il titolo all'intero libro e mette a fuoco sia la
bigotteria bacchettona sia la sensualità animosa caratteristiche della vita
provinciale nelle quali viene coinvolta Nuccia maestra di scuola elementare,
che ha una seconda vita col nome di Schilly, intrattenitrice di locali
notturni. Nel secondo racconto si assiste ai divertenti e tortuosi percorsi di
avanzamento sociale dell'intraprendente e galante Serafino che da trovatello
riesce a emergere, conquistare l'amore della bella moglie e di un amante, ma a
sua volta verrà tradito e tutto si concluderà nella più classica delle
tragedie. Il terzo racconto si dipana intorno al fil rouge dei luoghi sacri al
poeta Ungaretti, rievocati attraverso il percorso di iniziazione alla vita civile
di un adolescente. Il quarto racconto possiede già lo spessore del romanzo
breve, con intreccio prolungato nel tempo e con una trama di eventi raccontati
tra analessi e prolessi da un vecchio che rivede l'intera sua esistenza, fino
all'ultimo respiro. L'ultimo racconto è l'unico ad essere ambientato in un
contesto di personaggi decisamente agiati, nel quale il maestro di windsurf
compie la sua scalata fra piaggerie, incantamenti e meschinerie.
Enea Biumi è uno scrittore
votato alla rappresentazione scenica dei suoi romanzi, nei quali il dialogo
rappresenta sempre il nerbo narrativo più forte, capace di sviluppare una
solida valenza di teatralità e marchiare le caratteristiche dei suoi personaggi,
sempre tutti creati dalla fantasia dello scrittore, ma anche validissimi
simboli dei caratteri umani più differenziati: sono sempre un poco segnati
dalla disperazione che produce il male di vivere e allo stesso tempo sono
sempre ineludibilmente combattivi e pertinaci nel correre con arresa voracità
fino in fondo il loro destino. Abilissimo indagatore della psiche umana, Enea
Biumi è certamente tra gli scrittori italiani oggi più validi a caratterizzare
con efficacia la zona tipica del Varesotto, fino a farne un modello conoscitivo
valido per l'intera collettività.”
Biumi scrive e pubblica da
oltre cinquant’anni, spaziando dalla poesia alla prosa, comprese alcune opere
teatrali e traduzioni di poeti in lingua castigliana. Fa parte del ‘Cenacolo
dei poeti e prosatori varesini e varesotti’ e del ‘Gruppo folk bosino’. Ha un
blog molto seguito (https://eneabiumi.blogspot.com)
Grazie!!!
RispondiElimina