Da quando scrivo romanzi e racconti sostengo che la narrativa è un gratificante esercizio di libertà. Ma devo riconoscere che la libertà assoluta non esiste, che è sempre in qualche modo condizionata. Quindi il fatto di essere sposato, avere dei figli e dei lettori che mi conoscono non mi regala una libertà assoluta. Vorrei aprire le ali ma a volte mi trovo incapsulato come questo insetto non meglio identificato, che ho notato sul muro di casa mia.
La figlia di Paolo Villaggio si lamentava, perché veniva paragonata alla figlia di Fantozzi. Certo il buon Paolo non avrà pensato a sua figlia immaginando la figlia del ragioniere più noto d'Italia, ma sua figlia se l'è presa lo stesso e Paolo, probabilmente, ci sarà rimasto male.
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