Ma sì, forse lo faccio solo per quel ragazzino, ci rimarrebbe male se sapesse che alla fine, per pigrizia e quieto vivere, ho tradito. Poco importa se era Sarti e oggi è Sommer...sempre di Esse si tratta e il portierino è lì, puntuale e pieno di emozione: prima del fischio d'inizio misura i passi da palo a palo, divide per due, segna col tallone destro una linea di un metro, perché possa ritrovare più facilmente la posizione. E' sempre lì col giovane cuore che batte a mitraglia ad ogni incursione avversaria, sperando che i difensori facciano il loro dovere, altrimenti ci deve pensare lui. Poco importa se allora si tuffava sui sassi e oggi, lo facesse, avrebbe fratture plurime alle clavicole.Quel ragazzino merita la mia fedeltà.
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