Era
prevista pioggia e invece la mattinata di domenica 4 maggio 2025 riserva ancora
un bel sole tiepido, benevolo compagno di festa, e la festa è San Vittore,
patrono di Varese, che la Famiglia Bosina celebra sempre con la dovuta
solennità.
La
festa ha avuto inizio ancor prima dell’alba, alle 6 del mattino, quando dal Santuario
di Santa Maria del Monte, accesa la fiaccola, è partita la staffetta che ha
percorso di corsa oltre 40 chilometri, giungendo a Palazzo Estense alle 10.35.
Nel medesimo palazzo, e per la precisione in Salone Estense, alle 10 in punto ha
avuto inizio la cerimonia per la consegna della Girometta d’Oro, ambito riconoscimento
che è già finito nelle mani di 99 protagonisti varesini (singole persone o associazioni),
che hanno onorato il nome della perla delle Prealpi. Ma prima della Girometta,
la Famiglia Bosina ha tenuto a battesimo altre premiazioni. Anzitutto i Maestri
del lavoro, premiati con la Stella al merito. Premiate Paola Colombo,
dipendente AerMacchi, e Rosalba Nania, dipendente delle Poste italiane. E’
stata poi la volta delle attività commerciali storiche. Targa e applausi alla
Ortopedica Varesina ‘Santino Sottocasa e figlio’, attiva in città dal 1865
(presente Simone Sottocasa), e il Ristorante Teatro, che già nel 1700 era in
centro Varese con una locanda con camere (presenti i fratelli Angelo e Mario). Proprio
nel mezzo di queste premiazioni ecco l’arrivo festante e chiassoso dei runners,
con il capoteam Giuseppe Micalizzi che al grido ‘Viva Varese!’ ha alzato verso
il lampadario del Salone Estense la fiaccola accesa col fuoco della Madonna del
Monte. Esibizione del Gruppo Folk Bosino, con Enea Biumi alla fisarmonica, quindi
la Girometta d’Oro. E chi avrebbe potuto parlarne, per spiegarne l’origine, se
non il Pin Girometta (al secolo Loris Baraldi), cioè la maschera nata proprio
per fare memoria della Girometta? Con pieno merito il premio è andato al
giornalista varesino Roberto Pacchetti, gavetta nella stampa locale, poi il
salto, 26 anni fa, in Rai, altra gavetta, quindi la brillante carriera, che
vede oggi Pacchetti con i ‘gradi’ di Direttore della testata giornalista
regionale Rai. Molto commosso, Roberto si è detto grato per il riconoscimento,
ha ammesso di amare molto la città che lo ha visto nascere, frequentare il
liceo Scientifico ‘Ferraris’ al pari del regiù della Famiglia, Luca Broggini,
ha ringraziato la sua famiglia, gli amici e in particolare ha voluto ricordare
il giornalista Ezio Motterle, morto di recente (attivo collaboratore del Calandàri)
che lo segnalò come giovane promettente ad Alessandro Casarin. Samuele Corsalini
ha infine illustrato la storia delle vie, che di lì a poco avrebbero seguito i
partecipanti al corteo, diretto in piazza San Vittore. Al suono della banda (il Corpo musicale Amici della musica di Cittiglio), il
vessillo della Famiglia Bosina, i gagliardetti dei rioni varesini, le autorità (sindaco, prefetto, governatore della Lombardia eccetera) e un gruppo di cittadini sono usciti in via Sacco, percorrendo via Marcobi,
piazza Monte Grappa, corso Matteotti, passaggio sotto l’arco Mera e arrivo in
piazza San Vittore, dove gli Sbandieratori di Ferno si sono esibiti. Quindi l’ingresso
in Basilica, con la suggestiva accensione del faro: la fiamma partita dal colle
sacro di Varese è passata dalle mani del sindaco Davide Galimberti a quelle del
prevosto Mons. Gabriele Gioia, il fuoco ha incenerito il faro, simbolo del
martirio: sic transit gloria mundi. Durante la Messa solenne per San Vittore,
si è svolta l’ultima premiazione. E’ stata nominata Mamma dell’anno la giovane
35enne Emanuela Conti, moglie del medico Michele Fior, mamma di otto figli. Infine
la Famiglia Bosina ha offerto un rinfresco a tutti i presenti.
Nessun commento:
Posta un commento