ph carlozanzi
Salendo spesso al Campo dei Fiori, cima del cannoncino, mi capita di incontrare sulla grande pietra con la lapide dell'avamposto della Linea Cadorna (si temeva un attacco austroungarico dalla Svizzera) coppie che su quel basamento si scambiano effusioni amorose. Se sono giovani si sa perché sono lì, se sono non più giovani suppongo quasi sempre che si tratti di amanti. Marito e moglie avrebbero luogo più comodi...certo non così romantici, soprattutto nell'ora del tramonto. Ampia premessa per dire che stamani vi era una coppia non più giovane (non è quella in foto, che risale al settembre 2015). Come primo impulso mi verrebbe di fermare la bici e stare lontano, lasciando intatto e tutto per loro quell'angolo di paradiso. Ma purtroppo (per gli amanti) sono un tipo molto metodico e ho i miei riti. Così stamani non ho resistito e mi sono portato come sempre sulla mia panchina in pietra (che è a due metri dal masso). Naturalmente non li ho salutati, ho fatto finta di niente, sperando forse che nemmeno si accorgessero di me! I due si sono accorti e se ne sono andati, probabilmente pensando che ero un gran rompipalle. La loro dipartita mi ha un po' rammaricato, ma pensavo avessero concluso la loro sintonia. Dopo qualche minuto, scendendo, li ho ritrovati sul primo tornante, avvinghiati e bacianti. Naturalmente ho fatto finta di niente, non li ho salutati (del resto potevano aspettarsi che io dovessi ripassare di lì), ho tenuto gli occhi bassi....e ho provato un po' di salutare invidia.
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