Un tempo la mia vita era piuttosto 'concitata'. Ma quando arrivavo al mare, indossavo il costume e calzavo le ciabatte, mi davo una calmata e in quei giorni andavo al rallentatore. Da anni vado al rallentatore tutto l'anno. Elogio della lentezza? Non so. Certo non reggo più i ritmi di un tempo, non ho voglia di stress, so che per arrivare a sera devo in qualche modo distribuire la fatica, e poi voglio anche godermi l'attimo, avere il tempo di pensare, evitare la tachicardia eccetera. Il tempo della pensione facilita questa mia nuova filosofia. Un permanente andazzo da spiaggia.
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