Sportivo come il nonno!
Da qualche giorno la nebbia intristisce la pianura Padana.
Nella foto i grattacieli di Milano visti dal Campo dei Fiori
E se Lau-toro Martinez, con un pregevole gol di testa, regala all'Inter l'ennesima vittoria della stagione (basta anche l'uno a zero, Gigi Riva diceva che i gol più importanti sono quelli dell'1 a 0), Nikko Mannion (foto) segna la tripla decisiva contro Cremona a 8 secondi dalla fine, e la OJM Varese vince di un solo punticino.
Quando si perde di un punto (e alla Pallacanestro Varese quest'anno è successo spesso) bisogna sempre pensare che un giorno si vincerà di un punto.
Si segnala un minuto di silenzio a inizio gara, alla memoria del grandissimo Gigi Riva.
Forza Varese!
Felice compleanno alla mia amica e collega Mariangela Algisi detta Marialgi, grande ciclista. Eccola nel 2008, alla presentazione di un libro sul ciclismo, insieme ai giornalisti Michele Mancino e Riccardo Prando detto Ric.
Chi ama la musica
folk-rock-country e i cantautori di madrelingua italiana e inglese (che quindi
quando cantano in inglese fanno bella figura), allora se non era presente si è
perso uno spettacolo convincente e degno di applausi ieri sera, venerdì 26
gennaio, al Carrozze Hub di via Albani, a Varese. Si è perso Saul. Ma nessun
problema. Il suo nuovo album, 11 canzoni scritte parole e musica da lui, si
trova su tutte le principali piattaforme online. Titolo: ‘Tales from a falling
rock’
Partiamo dal locale, il Carrozze
Hub. Ci ha pensato Fausto Caravati, anima dell’iniziativa, ad illustrare di che
si tratta: di un hub, un luogo di incontro e di interscambio fra i varesini e chi,
all’interno del Centro Gulliver, tenta di rifarsi una vita anche grazie alla
cultura, alla musica, al bello dell’arte. Ogni venerdì un incontro aperto al
pubblico, in una sala ideale per la musica, il teatro, la presentazione di
libri eccetera. Una sala accogliente, ragazzi che nella pausa ti servono il
caffè, un succo di frutta, una tisana. Luogo ideale quindi per Saul e gli altri
musicisti, cioè Guido Zanzi (chitarra e armonica), Marco Caccianiga il Caccia (percussioni), Alessandro Grisostolo il Griso (dobro) e Massimo Testa (fisarmonica).
Concerto acustico,
qualità della musica ottima, musicisti che molto si avvicinano al
professionismo, e poi naturalmente deve piacere il genere, musica di nicchia, molti
capelli grigi (o tinti) fra il pubblico ma anche qualche giovane.
Il cantautore Saul,
sempre più a suo agio di concerto in concerto, dovrebbe però dare più
spazio alla spiegazione dei testi (non certo banali) senza il timore di
annoiare il pubblico. Perché per poter comprendere le parole durante il
concerto bisogna conoscere molto bene l’inglese, privilegio di pochi. E va a
finire che solo Saul apprezza non solo la musica, che non è poco ma non è tutto…per
un cantautore.
L’invito finale sono in
realtà due: ascoltare il nuovo lavoro di Saul (gratuitamente) sulle piattaforme
apponendo generosamente like e commenti, e seguire le iniziative di Carrozze
Hub.
I
Cremona varesini sono l’anima, il cuore pulsante, lo zoccolo duro, la sostanza
più consistente del Gruppo Folkloristico Bosino. Eccoli immortalati giovedì
scorso, 25 gennaio, impegnati con il resto del gruppo a cantare e ballare alla
tradizionale Festa dra Giöbia, organizzata dalla Famiglia Bosina. Perché questa
foto particolare? Perché i Cremona sono in festa, dato che la FITP (Federazione
italiana tradizioni popolari) ha scelto Alessandro Cremona come miglior ‘padre
del folklore’ lombardo, il che vuol dire partire dall’8 al 10 marzo e andare a
Viggiano, in provincia di Potenza, dove altri ‘padri del canto e del ballo
tradizionale’ di diverse regioni riceveranno l’ambito riconoscimento. E il nostro Alex se lo merita tutto. Classe
1955, dal 2019 alla guida dei ‘Canterini bosini’, li frequenta da ben 45 anni.
Sempre sorridente, chitarra fra le mani, è riuscito a coinvolgere la moglie
Elena Brusa, le figlie Elisa (fisarmonicista del gruppo) e Sara, il fratello Mario,
i nipoti Giulia e Francesco. Ben sette componenti, che qui vedete sorridenti. E i Cremona, insieme agli altri canterini,
dovranno tener duro almeno sino al 2027, perché il gruppo festeggerà i cent’anni
di vita. E allora sarà festa grande.
Tornerò
sull’argomento. Basti sapere che il gruppo nacque nel 1927, con il nome di Canterini
bosini, e vide la luce insieme all’elevazione di Varese a provincia autonoma.
Nacque sulla spinta di due personaggi: Giuseppe Talamoni ed Ettore Lombardi. Ho
presente una foto, credo degli anni Cinquanta, dove alla fisarmonica trovo mio
zio Mario Ravasi.
Complimenti
ad Alex, alla sua passione inossidabile, al suo amore per le tradizioni, il
rispetto delle quali fa rima con solidarietà, unità e capacità di stare insieme
in allegria. E fra l’altro devo un grazie al gruppo, per aver scelto e inserito
nel repertorio una mia canzone: ‘Valzer par Varés’.
Felice compleanno alla mia amica Fabrizia. Cercatela, se ci riuscite: vi assicuro che c'è.
clicca sulla foto per ingrandirla
Il
ristorante ‘Vecchia Riva’ alla Schiranna ha ospitato la Festa dra Giöbia 2024
giovedì 25 gennaio. Tavoli pieni, cena di gala, il regiù della Famiglia Bosina Luca Broggini
particolarmente motivato e tanti momenti significativi, alla presenza fra gli
altri dell’ex regiura Cicita Sottocasa Barlocci, del governatore della Lombardia Attilio
Fontana, dell’assessore Rossella Dimaggio, di Giuseppe Redaelli per i ‘Monelli
della Motta’, del giornalista di Rete 55 Matteo Inzaghi. Questa tradizionale
festa varesina, una festa della donna ante litteram, ha visto anzitutto (e non
poteva essere diversamente) la premiazione della Donna dell’anno, e cioè di
Angela Ballerio Ascoli, che “…ha insegnato con grande passione il bel canto e la
musica a generazioni di bambini. Dopo la prematura e dolorosa perdita del
figlio, è entrata nella Fondazione Giacomo Ascoli, creata dal marito,
dedicandosi all’aiuto dei bambini e degli adolescenti con patologie
oncoematologiche, e delle loro famiglie.”
Esibizione
del Gruppo Folkloristico Bosino, particolarmente lieto per la recente vittoria
del ‘capogruppo’ Alessandro Cremona, proclamato Padre del Folklore dalla FITP
(Federazione italiana Tradizioni popolari).
Dopo
le prime portate, è stata la volta di uno dei momenti più attesi della serata,
la proclamazione dei poeti, con la grande novità del 2024: non più solo i poeti
dialettali bosini, ma anche i poeti in lingua italiana e addirittura in
latino. Questo per ricordare degnamente Angelo Monti, amico della Famiglia
Bosina, che tanto amava la poesia e spesso parlava in latino. Erano infatti
presenti il fratello Luigi Monti e la nipote Chiara Crepaldi, nonché Emanuela
Dyrmishi per la Pro Loco Varese.
Il
segretario del premio, Marco Broggini, ha illustrato le novità e presentato i
premiati, insieme al presidente della Giuria, Giuseppe Carcano. Naturalmente,
con le tre sezioni, la partecipazione ha superato di gran lunga il numero di
partecipanti rispetto agli anni precedenti. Si è partiti dal dialetto, con il
terzo posto meritato da Paolo Pozzi con ‘Quarta dimensium’. Al secondo posto
Carlo Piccinelli con ‘Varés’, mentre Poeta bosino è stato proclamato (e non è
la prima volta) Antonio Borgato (che è anche il nostro Re Bosino) con ‘N’altar
dì’. A lui il Pin Girometta d’argento, su bozzetto del compianto regiù Augusto
Caravati.
Per
quanto riguarda la sezione in italiano, terzo posto per Giuliano Mangano con
‘Rocca d’Orino’, secondo posto per Gabriella Lanaro con ‘Lividi’, vittoria per
Alessandro Errico con ‘Perla saracena’ (assente perché impossibilitato ad
arrivare da Lecce). Infine il latino, con la vittoria di Franca Garnila,
autrice di ‘Gaudium amoris’.
Altri
canti per il gruppo Folk e quindi il taglio della torta a forma di cuore, il
brindisi e l’appuntamento al prossimo evento: il Carnevale bosino.