I
Cremona varesini sono l’anima, il cuore pulsante, lo zoccolo duro, la sostanza
più consistente del Gruppo Folkloristico Bosino. Eccoli immortalati giovedì
scorso, 25 gennaio, impegnati con il resto del gruppo a cantare e ballare alla
tradizionale Festa dra Giöbia, organizzata dalla Famiglia Bosina. Perché questa
foto particolare? Perché i Cremona sono in festa, dato che la FITP (Federazione
italiana tradizioni popolari) ha scelto Alessandro Cremona come miglior ‘padre
del folklore’ lombardo, il che vuol dire partire dall’8 al 10 marzo e andare a
Viggiano, in provincia di Potenza, dove altri ‘padri del canto e del ballo
tradizionale’ di diverse regioni riceveranno l’ambito riconoscimento. E il nostro Alex se lo merita tutto. Classe
1955, dal 2019 alla guida dei ‘Canterini bosini’, li frequenta da ben 45 anni.
Sempre sorridente, chitarra fra le mani, è riuscito a coinvolgere la moglie
Elena Brusa, le figlie Elisa (fisarmonicista del gruppo) e Sara, il fratello Mario,
i nipoti Giulia e Francesco. Ben sette componenti, che qui vedete sorridenti. E i Cremona, insieme agli altri canterini,
dovranno tener duro almeno sino al 2027, perché il gruppo festeggerà i cent’anni
di vita. E allora sarà festa grande.
Tornerò
sull’argomento. Basti sapere che il gruppo nacque nel 1927, con il nome di Canterini
bosini, e vide la luce insieme all’elevazione di Varese a provincia autonoma.
Nacque sulla spinta di due personaggi: Giuseppe Talamoni ed Ettore Lombardi. Ho
presente una foto, credo degli anni Cinquanta, dove alla fisarmonica trovo mio
zio Mario Ravasi.
Complimenti
ad Alex, alla sua passione inossidabile, al suo amore per le tradizioni, il
rispetto delle quali fa rima con solidarietà, unità e capacità di stare insieme
in allegria. E fra l’altro devo un grazie al gruppo, per aver scelto e inserito
nel repertorio una mia canzone: ‘Valzer par Varés’.
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