Mattone su mattone, il varesino Andrea Ravo Mattoni, classe 1981, è passato da writer (scrittore di città) a street artist (artista di strada), anche se sarebbe meglio dire artista di palazzi, visto che lui progetta in grande, cioè armato non di pennello ma di bomboletta regala nuova vita alle facciate dei palazzi o (come nel caso dell'opera all'ospedale di Varese) alle centraline dell'elettricità. Pareti insignificanti che, grazie ad Andrea the artist, diventano riproposte di capolavori classici, gigantografie che ammaliano e affascinano. Perfezioni di forme e colori, Ravo Mattoni sale e staziona per giorni su trabattelli e impalcature, con bombolette spray, maschera protettiva e estro in abbondanza, tanto che il varesino è ormai noto anche oltre i confini peninsulari. E ieri sera il pubblico ha risposto alla grande, riempiendo il colle della cultura, cioè il castello di Masnago, vernissage per la mostra 'Img2img-pittura, copia e intelligenza artificiale'. Questa volta Ravo ha scelto di farsi aiutare da questa nuova forma di intelligenza, proponendo 25 opere divise nelle sezioni riflessi, paesaggi, copie, nuove immagini, nuovi mondi e autoritratti. Non gigantografie ma lavori di dimensioni normali, mostra curata da Monica Guadalupi Morotti e Andrea Ceresa.
Mattone su mattone, Mattoni in alto arriverà.
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