mercoledì 6 luglio 2016

Il mio Dio - 58



Sempre in merito al tema del dubbio, una mia amica mi ha fatto avere questo suo parere: “I vani e presuntuosi tentativi di risolvere il dubbio suggeriscono un cammino di esplorazione, favoriscono esperienze, allargano la ragnatela delle relazioni fra persone, acutizzano i sensi…Il dubbio non si risolve ma la vita si ispessisce…Forse è questa l’unica risposta valida che ci è consentito possedere.”   Questa mia amica è laica, non crede in Dio, e forse anche per questo mi ha sorpreso l’aggettivo presuntuoso, un termine che mi aspettavo da chi, credente, è abituato a ‘chinare il capo al massimo Fattore’, a considerarsi creatura in tutto dipendente dal Suo Creatore. Presuntuosi tentativi...credo invece che sia un dovere verso noi stessi, il nostro io che reclama, che cerca, che spera in una luce maggiore non zittire la protesta. E’ vano pensare di ottenere certezze, ma si tratta di intendersi su cosa significhi una certezza per noi, per me. Per me certezza significa pace interiore, duratura, e non solo quei pochi attimi di pace, seguiti dai soliti pensieri. No, non mi sento presuntuoso,  mi sento più che legittimato a cercare e a domandare, anche a Lui, nella preghiera.   

58-continua

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