domenica 3 luglio 2016

Il mio Dio - 55



Oggi è domenica, giorno adatto per l’argomento: la Santa Messa. Credo di non essere mai andato a Messa (e ci vado da sempre) per forza, con fatica…forse quando ero piccolo piccolo, ma già in seconda elementare ero preso da fervore religioso, da virus del bravo bambino, facevo il chierichetto, quindi la Messa per me non è mai stata un peso. E’ stata per molto tempo anche un piacere, uno spazio dove esprimere alcune mie ‘doti’ (come lettore, come cantore…). Ricordo di aver stabilito anche un record non dico imbattibile, ma certo singolare (soprattutto per un laico): quattro Messe in una sola domenica. Una perché ero padrino di Cresima, un’altra perché dovevo cantare, un’altra perché era una celebrazione serale con processione e noi della Shalom eravamo invitati e una quarta perché dovevo leggere! C’è stato un tempo nel quale addirittura prendevo gli appunti durante le prediche di don Angelo, o di altro prete che ritenevo meritevole. Col passare del tempo la Messa per me è diventata sempre più spazio di preghiera,  sempre meno luogo di servizio liturgico. Col passare degli anni sono diventato anche più esigente per ciò che riguarda la predica. E’ raro che trovi un sacerdote capace di catturare la mia attenzione, di lasciare un segno. Lo so, sono pretenzioso, ma non credo sia colpa mia. Oggi a volte vivo la Santa Messa con una certa fatica, non perché non abbia più il desiderio di pregare oppure un’ora libera, da passare al fumo delle candele (ma che fumo, oggi sono tutte elettriche!), ma perché mi sento incoerente. In particolare il momento del Credo non è facile per me.  

    
55-continua

Nessun commento:

Posta un commento