lunedì 2 ottobre 2017

La cima di Luca


Stamani ho incontrato il mio amico e collega Marco, prof di ginnastica alle superiori, e mi ha commosso. Avrei voluto abbracciarlo. Un tempo lo invidiavo, perché è uno che scala le montagne. Sa arrampicare, anzi, è docente di arrampicata. So che il mio desiderio di arrampicare non potrà mai realizzarsi. Pazienza. Oggi non lo invidio più perché lo scorso mese di gennaio, in un incidente sulla strada, è morto Luca, suo figlio di 27 anni. Nessuno può invidiare un padre che ha perso un figlio. Mi raccontava Marco che quest'estate ha scalato una fra le Pale di San Martino, la Pala del Rifugio, sopra il rifugio Treviso, ha portato con sé una immaginetta plastificata, con la foto di Luca, ha cercato una nicchia fra le rocce, dove poterla riporre. "Sono arrivato in cima e ho trovato subito ciò che speravo di trovare" mi ha detto. Poi mi ha incoraggiato circa la  mia voglia di arrampicare: "In fondo sei leggero..." ha concluso, e se ne è andato con i suoi alunni. 

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