domenica 19 novembre 2017

OJM Varese-Dinamo Sassari: 61-82

                                                                                               ph carlozanzi


Varese, a capo chino, chiede scusa al pubblico del PalA2A (che pure lo ha incitato sino alla fine e non lo ha fischiato) per la pesantissima sconfitta contro Sassari. Partita iniziata male e finita peggio. La peggior gare di Varese in questo campionato, una squadra irriconoscibile, tanto da chiedersi: come è possibile essere a quota sei? Ma se gli ultras non hanno messo sulla graticola coach e giocatori, non lo faremo certo noi: una sberla ci sta. Partita iniziata male, si diceva: esattamente! Male che più male non si può. Una tripla per loro, varie palle perse per noi, e un perentorio 2-11 per i sardi, che ci stordisce. E la mano trema assai. Wells non costruisce, mentre gli isolani fanno girare la palla come una trottola trafiggendo una difesa di burro e  centrando l'anello da fuori. Waller ci tiene in partita, e finisce 16-27. Tempi grami. Anche il Bullo (foto), oggi in giacca e cravatta, pare incredulo. Il secondo quarto ci dà speranza, si sveglia Pelle, bene anche Avramovic ma soprattutto in entrata (Avra non può limitarsi al fondamentale: entrata in terzo tempo di sinistro!), Sassari si ridimensiona e stiamo in gara. Un parziale di 22 a 17 per noi, 38 a 44 a metà gara. Ma abbiamo un 1 su 9 da tre che fa male. Il terzo quarto sarà quello del pareggio? Certo che no. Continua l'astinenza di canestri da fuori, percentuali bassissime, non c'è gioco, Wells porta giù palla, non passa, si fa largo in aerea, tira e sbaglia. Tutto sommato la baracca è retta soprattutto dal lungo Cain e da Okoye, mentre i sardi ci bombardano con l'ex Polonara e Scott Bamforth. Clamorosa svista nei secondi finali, con 4 punti regalati agli avversari: 46-62. Alla fine del 3° quarto abbiamo il 38% dal tiro, con uno sconfortante 1 su 11 da 3 (9%), mentre gli azzurri hanno un 55% nei tiri che fa la differenza, e soprattutto un 33% dalla lunga. Eppure si spera ancora ma a 7' dalla fine, dopo una bomba devastante di Bamforth e l'ennesimo tiro inguardabile di Varese (questa volta scoccato dalla mano di capitan Ferrero) si capisce che siamo al capolinea. Sarà una nemmeno troppo lenta agonia: 61-82.
Partita da dimenticare...in fretta.
Forza Varese! 

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