domenica 26 novembre 2017

Spreco di tempo



Qualcuno rivendica il diritto alla noia, contro lo stress da troppi impegni. Già, ma anche la noia non fa piacere, quando lentamente ti intossica e tutto perde sapore. Nei miei (rari, per fortuna) attimi di noia in genere mi metto in piedi, cammino per casa e mi soffermo impalato e inebetito davanti alla mia libreria. Che contiene anche molti libri fotografici. Oggi ne ho sfilati quattro o cinque e li ho sfogliati. Ma la scarsa disposizione all'ottimismo mi ha condotto in labirinti di pensieri non colorati, a differenza delle policrome foto dei libri rivisti. Pensavo: un fotografo impiega mesi e mesi se non anni per realizzare l'opera, foto curate nei particolari, poi quando va bene il libro viene gustato la prima volta, messo in verticale in libreria, ripreso magari dopo anni (quando viene un ospite in casa, ad esempio), poi trascorrono altri anni e al tramonto di una giornata insipida ecco un'altra occhiatina con tracce di disincanto e poi via, pressati e sonnacchiosi per altri anni. Salvo le sempre auspicabili eccezioni, il volume non viene consunto dagli sguardi, stropicciato da dita che voltano pagine.
Nessuno ne ha colpa.
E' solo un altro spreco. 

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