martedì 15 gennaio 2019

Auguri, Valentina


Felice compleanno a mia figlia Valentina.
Fra le tante gratificazioni sportive che ha regalato a suo padre, mi piace oggi soffermarmi sul mese di giugno del 1999. Valentina finiva la terza media alla Vidoletti, le sue prestazioni nel salto in lungo la portano ad essere fra le migliori dieci in Italia ed io -pur non avendo alcun merito- ero orgoglioso di ciò. Gubbio: finali nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi. Al primo salto di qualificazione Valentina vola a 4.95, basta quel salto per meritarsi le finali. Eccoci allora al giorno dopo, domenica 6 giugno, meteo super, condizioni ideali. Incredibilmente Valentina fa un primo salto a 3.78, cannando in pieno la rincorsa; presa dal panico fa due nulli, quindi arriva 12^ quando avrebbe potuto vincere, valendo 5 metri. Non solo: denuncia un dolore alla caviglia, che potrebbe compromettere la staffetta 4x100. Per la prima volta, padre disattento, ho visto nei suoi occhi l'ansia da prestazione. Preso dal mio bisogno di riscatto (vista la mia modesta carriera sportiva) avevo gravato sulle sue spalle aspettative eccessive, immaginando in lei una sicurezza, una tranquillità che erano solo d'apparenza. In realtà soffriva molto la gara, e forse anche la mia pressione psicologica. Dimostrando però di sapersi rialzare, è stata di lì a poco protagonista di una superstaffetta 4x100, lei con Sara Zanzi, Anita Dal Monte e Mariagiulia Pigato, 53"78 (elettrico), seconde in Italia, record Vidoletti. La foto testimonia la loro gioia. Non in foto c'è anche la mia. 
Morale della favola: auguri, cara Valentina, e attenzione, cari genitori, se siete dei 'falliti' non è colpa dei vostri figli. 

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