domenica 30 novembre 2025

La musica per nottambuli di Edoardo Zanzi






Accolgo con piacere e interesse un nuovo Zanzi in copertina. Parlando di Varese, fatta eccezione per il compianto Luigi Zanzi (che era però saggista e non narratore), non mi risulta ci siano in circolazione altri Zanzi autori di romanzi e racconti. Eccone uno nuovo di zecca, e per giunta assai giovane. Alludo ad Edoardo Zanzi, classe 1999, una laurea in filosofia (“Ma non sono un filosofo”) e il primo libro fra le mani, cioè una raccolta di otto racconti (più otto poesie), che aveva già avuto una menzione al Premio Chiara inediti 2025. Titolo: ‘Musica per nottambuli’ (Edizioni Effetto), con postfazione di Marco Pinti. Zanzi si definisce “ossessionato dalla musica”, è batterista ma deve essere ‘ossessionato’ anche dalla lettura e della scrittura; certamente è una sua passione, che oggi trova tangibile soddisfazione in una copertina e in circa 200 pagine. Ventisei anni ma già molte letture alle spalle (“Fra i miei preferiti Anderson, Hemingway, Bukowsky, Morselli, Parente, Busi…”) e idee sufficientemente chiare, spruzzate con un po’ di spavalderia e nessun pelo sulla lingua. “Non mi piacerebbe che si leggessero ad alta voce i miei racconti” mi confessa. “La mia lettura è diversa dalla sua, il lettore deve poter gustare o odiare un racconto suonandoselo in testa da solo.” Già, ma il lettore cosa si troverà davanti? “Ho scritto otto racconti, in realtà sei perché due sono brevissimi, molto diversi fra loro. Alcuni racconti sono una successione di cattiverie e pensieri negativi di personaggi orribili come me, perché questa è la realtà. In altri racconti cerco di eclissarmi, di limitare il mio aspetto vanesio, con personaggi che escono allo scoperto. Vorrei chiarire che non mi reputo uno scrittore per giovani e di giovani. La parola giovani è spesso usata dagli adulti come specchietto per le allodole, per delegittimare un’intera categoria: sì, bravo, ma adesso torna in cameretta! Chi ha scritto che sono uno scrittore per ragazzi ha detto una fandonia.”

Ora non mi resta che gustarmi questa musica per nottambuli, e poi tornarci su. Ad ogni modo, benvenuto ad un nuovo Zanzi narratore. Passaggio del testimone? Ci sta.

 

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