



Interessante vernissage ieri mattina, sabato 22 novembre 2025, allo Spazio Clip del Liceo Artistico 'Frattini' di Varese, della mostra dedicata allo scultore Gianluigi Bennati, dal titolo 'L'umano e il sacro'. Un incontro che ha coinvolto anche alcune classi del liceo, giovani che hanno ascoltato con interesse gli interventi della dirigente scolastica del 'Frattini' Anna Maria Bruno, del docente universitario Massimiliano Ferrario e del docente dell'artistico Alberto Bertoni (foto). La mostra ('antipasto' di un evento in programma nel 2026 in Sala Veratti a Varese) è stata realizzata anche grazie al contributo di Massimo Fergnani (allievo di Bennati), Constantin Migliorini, Pamela Stroppa. Grazie al progetto grafico di Rosalia Azzarello, è stato stampato anche un elegante catalogo, offerto dalla famiglia dello scultore (presenti la moglie e le due figlie) a ricordo di un artista di valore che - come sovente capita - pur valorizzato in vita è stato presto dimenticato post mortem, avvenuta nel 2011. Si legge fra l'altro nell'autobiografia dell'artista: '...Ancora da giovane, tentai di seguire diverse strade che mi permettessero un guadagno immediato, perché bisognava pur mangiare ma purtroppo erano tutti palliativi, il destino aveva forse già segnato la mia strada, così senza volerlo, dando retta ad un mio insegnante di collegio, cominciai a modellare e a scolpire...Forgiato artisticamente dal mio passato non senza dolore, la mia scultura si rivelava agli occhi dei competenti cattiva, violenta e per questo veniva considerata una scultura di ribellione: risultato, ancora fame...Negli anni a venire la mia scultura, adagio adagio, divenne meno violenta, meno cattiva, SI FUSE CON IL MIO CARATTERE che, nel frattempo, si era adattato al vivere quotidiano. Cambiamento che ebbe molto successo specialmente agli occhi dei critici che mi addossarono il nome di 'scultore delle maternità', per le tante opere che rappresentavano donne in attesa di un bimbo, figure che spontaneamente uscivano dalle mie mani, forse inconsciamente, avendo perso la mamma in tenera età...'Si legge nell'introduzione al catalogo, scritta da Massimiliano Ferrario: 'La selezione di sculture esposte presso il Liceo Artistico Angelo Frattini di Varese - provenienti dall'atelier del maestro a Gazzada Schianno e datate agli anni Novanta del secolo scorso - offre uno spaccato emblematico della ricerca artistica di Gianluigi Bennati (Milano 1929 - Varese 2011). In essa trovano espressione tanto le principali direttrici iconografiche della sua poetica, quanto lo sperimentalismo sui materiali, a partire dal legno, che imparò a scolpire nella metropoli ambrosiana, frequentando le lezioni di Otto Monestier all'Istituto Pavoniano 'Artigianelli' fra il 1942 e il 1949...'
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