ph carlozanzi
Giampaolo Martinelli è un camminatore da sempre, pellegrino in tempi più recenti, con itinerari che lo hanno portato più volte a Santiago de Compostela, ma più alla larga su altre strade europee e anche al di là del vecchio continente. Martinelli ha raccolto il vissuto del suo ultimo Cammino di Santiago, sull'itinerario Nord, meno frequentato rispetto al classico cammino francese, in un libro, che è stato presentato questa sera nella Sala Morselli della Civica Biblioteca varesina. Titolo: 'Fermata a Lourenzà' (edizioni Youcanprint). Con l'autore era presente il prof. Edoardo Zin, che ha posto alcune domande a Martinelli, introducendole con ampie spiegazioni e letture. Non si tratta di un diario di bordo, di una guida turistica, ma di un diario dell'anima, il distillato di ore di silenzio e di fatica, di albe e tramonti, di emozioni e di incontri, anzitutto con se stessi. "Ho sempre ricercato la solitudine e il silenzio in questo viaggio" ha detto Martinelli. "Consiglio a chi decide di intraprendere il cammino di farlo da soli, anche se questo può far nascere qualche perplessità in chi non si è mai confrontato con lunghe distanze, con grandi silenzi." Il professor Zin ha allargato lo sguardo, ricordando che l'Europa è nata proprio grazie ai pellegrini, che hanno attraversato le nazioni per raggiungere Roma, Santiago e altri luoghi, dove i testimoni dell'incontro con il Maestro hanno vissuto, predicato, in alcuni casi raggiunto il martirio.
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