ph carlozanzi
Avramovic tira da tre a pochi secondi dalla fine, la palla cozza contro il ferro, Avra scrolla la testa: non è serata. Ecco l'immagine emblematica della partita di stasera, di Fiba Europe Cup, che non aveva molto significato per la classifica (Varese e Sassari già qualificate al turno successivo) ma che ha sempre importanza per il morale. Varese perde soprattutto dalla lunga distanza, arma che le aveva permesso di vincere pochi giorni fa, con i sardi ma per il campionato (vittoria più importante, naturalmente). Unico dato positivo: Salumu. 16 punti quasi tutti nel terzo quarto, pareva Avra, preciso da fuori e in entrata. Poi un infortunio, speriamo non grave. Conferme per Cain, gran lottatore, non male Moore, per il resto ardore in difesa ma mano tremolante in attacco. Al termine del terzo quarto avevamo un misero 28% da tre, contro il 45% degli isolani, che mettono sul piatto anche un ottimo 55% da due, contro il nostro 40% . Il primo quarto finisce 15-18, siamo in partita ma si capisce subito che Spissu sarà in gran serata. Nel secondo quarto Salumu prima pasticcia, poi realizza una bella tripla, ma Sassari si allontana: 29-38. Caja dà fiducia agli italiani (foto), in campo il solo straniero è Salumu, che inizia lo show, portandoci al pareggio: 42-42. Ma si fa male, esce e gli altri non fanno altrettanto: Scrubb abulico e spesso in panca, Ferrero molto impreciso, Cain ha già 4 falli, Iannuzzi fa quello che può: 52-64 all'ultimo intervallo. Per i sardi Thomas è in serata di grazia, il piccolo Spissu continua su ottimi livelli, noi ci avviciniamo (60-64) ma Sassari scappa di nuovo, e noi sommiamo errori. Clamoroso quello di Natali: si alza in sospensione per il tiro ma a metà si pente e mette i piedi a terra. Si dispera, noi non ci disperiamo, in fondo era una partita non essenziale al nostro futuro. Quindi doccia e...Forza Varese! Dimenticavo: finisce 69-79 per Sassari.
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